Per i migranti economici sfollati dopo l’incendio presso l’ex “Calcestruzzi Selinunte” a Castelvetrano, il Comune e la prefettura hanno messo a disposizione la palestra comunale di via Piersanti Mattarella come dormitorio. Lo ha disposto il sindaco Enzo Alfano che ha attivato il locale comitato della Croce Rossa Italiana per allestire la palestra.

Si dorme in sacchi a pelo

I volontari ai migranti che dormono presso la palestra forniscono sacchi a pelo. Lunedì notte presso l’ex “Calcestruzzi Selinunte” è scoppiato un incendio che ha distrutto gli alloggi di fortuna che un centinaio di migranti avevano costruito con legno, plastica e cartone.

L’incendio

L’incendio si è sviluppato nella notte tra il 7 e l’8 marzo scorsi all’interno del campo spontaneo di migranti economici, nei pressi dell’ex cementificio “Calcestruzzi Selinunte” tra Castelvetrano e Campobello di Mazara, nel trapanese. Le fiamme si sono sprigionate, con molta probabilità, da un braciere che alcuni migranti avevano acceso per riscaldarsi e hanno investito gli alloggi di fortuna costruiti con legno, cartone e plastica. Sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Castelvetrano che hanno spento le fiamme. Già a settembre scorso nella stessa zona un vasto incendio aveva ridotto in cenere l’accampamento di migranti all’interno dell’ex cementificio. In quell’occasione morì un giovane migrante. Stavolta il gruppo di quasi 100 migranti che vivono nell’ex cementificio è riuscito a mettersi in salvo.

Un’area abbandonata da tempo

L’ex Calcestruzzi è da tempo abbandonata e da anni viene occupata dai migranti che raggiungono Campobello di Mazara per la raccolta delle olive. Già per la nuova campagna di raccolta era stato occupato con tende di fortuna e alloggi di cartone, eternit e legno. In molti riuscirono nel settembre scorso a mettersi in salvo, uscendo in tempo prima che le fiamme avvolgessero l’intero campo e si riversarono nelle strade, dove hanno trascorso la notte.

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