È stato reso pubblico il nuovo “age progression” di Denise Pipitone, la piccola scomparsa il 1° settembre 2004 a Mazara del Vallo. L’immagine ricostruisce come potrebbe essere oggi la giovane che proprio oggi compie 21 anni. Il nuovo invecchiamento è stato realizzato su commissione da Paloma Joana Galzi, Forensic Imaging Specialist, Alexandria Va (USA), attraverso le foto originali di Denise, dei genitori e del fratello.

La mamma: “Buon compleanno Denise”

“Buon 21° compleanno Denise. Sappi sempre, ovunque tu sia, che la tua vera famiglia ti ama e non ti ha mai dimenticata. Nel cuore e nella mente tu ci sei! #noinonmolliamo”. E’ quanto si legge sul profilo Facebook di Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone.

Piera Maggio, insieme al marito Piero Pulizzi, hanno deciso di rendere pubblico, il nuovo “Age progression” di Denise.

“No all’archiviazione dell’inchiesta”

Lo scorso 13 ottobre i legali di parte civile, Giacomo Frazzitta per Piera Maggio e Piero Marino per Piero Pulizzi, hanno depositato richiesta opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dalla Procura di Marsala al Gip per la nuova indagine avviata alcuni mesi fa sul sequestro di Denise Pipitone, che il primo settembre 2004 aveva poco meno di quattro anni.

La nuova indagine ha visto coinvolti Anna Corona – madre di Jessica Pulizzi, sorellastra della piccola scomparsa, processata e assolta in tutti i gradi di giudizio dall’accusa di concorso in sequestro di minore -, nonché Giuseppe Della Chiave e due coniugi romani accusati di false dichiarazioni al pm. Il nome di Giuseppe Della Chiave si legava, invece, alla testimonianza dello zio Battista Della Chiave, il sordomuto che avrebbe detto di aver visto suo nipote su uno scooter con la piccola Denise in braccio. A seguito dell’opposizione alla richiesta di archiviazione della Procura, adesso il Gip di Marsala dovrà fissare un’udienza per decidere sulle richieste delle due parti.

Inquinamento indagini e falsi testimoni

“C’è un altissimo rischio di ‘inquinamento’ indotto dalle modalità con cui in modo martellante e asfissiante le trasmissioni tv e i siti si occupano del caso della piccola Denise Pipitone”. È l’allarme che i pubblici ministeri di Marsala, che hanno indagato sulla scomparsa della bambina sparita nel nulla a Mazara del Vallo l’1 settembre del 2004. In 52 pagine di motivazione in cui si ripercorrono i nuovi accertamenti eseguiti e le storie di falsi testimoni come Antonella Allegrini e il marito Paolo Erba. Indagati insieme alla ex moglie del padre naturale di Denise, Anna Corona, sono usciti dalla vicenda solo perché, smascherati, hanno confessato di essersi inventati tutto.

“La vicenda – scrivono i magistrati – è descritta così in dettaglio che chiunque potrebbe avere il ruolo di testimone. Navigatore del web o spettatore di talk show sarebbe in grado di raccontare tutti i dettagli. Mitomani di ogni sorta e personaggi in cerca d’autore purtroppo si inseriscono indebitamente in questa vicenda ed è forte il rischio che persone innocenti vengano consegnate all’opinione pubblica come mostri da sbattere in galera”.

“Da cortocircuito mediatico giudiziario false piste”

“Le intercettazioni telefoniche e ambientali captate nel corso delle indagini danno conto di una vischiosa commistione tra protagonisti della vicenda, giornalisti e parti processuali in grado di fuorviare e compromettere la genuinità di delicati passaggi investigativi”.

L’indagine, recentemente riaperta, ha smascherato anche falsi testimoni. “L’influenza dei media è a tale punto che essi non si limitano a raccontare gli eventi piuttosto, spesso, in una gara a chi arriva prima tra diverse testate giornalistiche, a provocarli. E tali eventi hanno pure una sgradevole referenza sulle indagini in corso”, aggiungono.

Le polemiche contro l’avv. Frazzitta

Le intercettazioni all’avv. di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta, hanno scatenato delle polemiche. L’ANM ha sollecitato provvedimenti disciplinari contro il legale.

“Sono puerili. Perché i magistrati fanno schifo cara signora. – diceva Frazzitta alla teste, poi rivelatasi falsa, non sapendo che la telefonata era intercettata – I magistrati fanno schifo in Italia lo dobbiamo dire e sta succedendo anche nel caso Denise. Se ne stanno andando a indagare la collega. Quale è l’urgenza?”. Il riferimento è all’inchiesta sulla ex pm Maria Angioni che, dopo aver denunciato depistaggi sulla inchiesta originaria sulla scomparsa di Denise, si è ritrovata indagata per false informazioni a pm.

 

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