Varie discariche abusive sono stati individuate dai carabinieri nel Trapanese, scattano multe salate per chi ha abbandonato i rifiuti.

L’operazione

I carabinieri hanno individuato e multato dieci persone che avrebbero, a vario titolo, abbandonato cumuli di rifiuti speciali non pericolosi in varie zone in provincia di Trapani. I carabinieri forestali del centro anticrimine natura di Palermo, distaccamento di Trapani, hanno scoperto cumuli di rifiuti abbandonati lungo strade secondarie o in aree rurali.

Gli accertamenti

Sono scattati gli accertamenti e i militari sono riusciti a rintracciare chi avrebbe gettato i rifiuti e multati a pagare una sanzione pecuniaria da 300 euro fino a 3 mila euro. In altri due casi, sono stati  abbandonati anche veicoli fuori uso. Le discariche sono state segnalate ai Comuni di Custonaci, Erice, Marsala, Paceco e Valderice.

Lo scempio nel paradiso

Sempre nel Trapanese nel maggio scorso furono individuate diverse discariche abusive. Furono sequestrate dai carabinieri all’interno del parco nazionale di Pantelleria. Si è quindi proceduto al ripristino dei luoghi ed individuati i responsabili. Ad essere trovati dispersi materiali altamente inquinanti e pericolosi per l’ambiente. Nel dettaglio, c’è stata una forte azione di contrasto dei militari con il personale del corpo forestale della Regione Sicilia. L’attività si concentrò sul ripristino dello stato dei luoghi a carico di residenti dell’isola. Tutti beccati ad avere smaltito illecitamente materiali pericolosi e inquinanti, come eternit, plastiche e altro ancora, creando quindi discariche abusive. Invece avrebbero dovuto procedere con le ordinarie modalità di gestione dei rifiuti tramite conferimento in discarica autorizzata. Oppure affidarsi a ditte regolarmente iscritti all’albo nazionale gestori ambientali.

Controlli proseguiti e potenziati

Nelle ultime settimane i carabinieri forestali, coordinati dal reparto Aspromonte di Reggio Calabria, hanno proseguito nei servizi di controllo del territorio. C’è stata particolare attenzione sul fronte del fenomeno dell’abbandono incontrollato e smaltimento illecito di rifiuti nell’area del parco nazionale. In questa zona delicati equilibri ecosistemici rischiano di essere compromessi da indiscriminate attività antropiche. Particolarmente temuti lastre in fibrocemento, teloni, contenitori in plastica, ma anche materiali derivanti dallo smantellamento di cantieri. Tutto materiale rinvenuto su terreni nudi privi di impermeabilizzazione, esposti all’azione del vento e delle acque meteoriche. Condizione che deturpa le pittoresche cornici ambientali pantesche, da sempre fiore all’occhiello dell’isola.

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