Massacrata di botte e forse anche violentata alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. I fatti sono avvenuti a Trapani. La brutale aggressione ai danni di una donna ucraina di 44 anni.
Adesso, come si legge sul Giornale di Sicilia, gli investigatori della Squadra mobile di Trapani, che stanno indagando, hanno fermato un uomo.
Ieri sera l’indagato è stato condotto in questura dove è stato interrogato dal sostituto procuratore Brunella Sardoni.
La violenza
L’aggressione si è consumata su una panchina della Mura di Tramontana, nei pressi di Porta Botteghelle, in centro storico.
La vittima, senza fissa dimora, è stata picchiata e come detto, probabilmente violentata.
Le indagini della polizia proseguono senza sosta.
L’allarme lanciato da un passante
A dare l’allarme era stato un passante che aveva trovato la donna, sporca di sangue, su una panchina di piazza Generale Scio. Immediata la chiamata al 118 che ha condotto la 44enne in ospedale, dove nella giornata di ieri è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico. Tracce di sangue erano state ritrovate anche sulla scalinata che conduce alle Mura di Tramontana.
Fondamentali le telecamere di videosorveglianza
Per individuare il presunto aggressore si sono rivelate decisive le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza della zona, acquisite dagli agenti della Squadra mobile.
Non ci sarebbero dubbi sul fatto che la donna sia stata massacrata di botte, ancora da accertare se abbia subito violenza sessuale.
Una vicenda su cui ancora si deve fare piena luce
Il caso, almeno per il momento, è ancora tutto da decifrare. Una violenza arrivata, come detto, alla vigilia della giornata internazionale contro la violenza sulle donne che Trapani ha celebrato con una manifestazione che si è svolta alla Prefettura.
La solidarietà del sindaco di Trapani e della comunità
Stamani, il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida ha manifestato alla presidente della locale comunità Ucraina Olga Mulyak solidarietà e vicinanza per la donna ucraina vittima della violenza.
“Solidarietà non solo mia personale ma di tutta la città di Trapani, che condanna l’inaudita violenza operata a
quanto pare da un trapanese ai danni di un’innocente donna Ucraina, purtroppo senza fissa dimora – dice il sindaco -. Ho altresì allertato l’ufficio legale comunale per capire se vi siano le condizioni per costituirsi come parte civile e siamo pronti ad intervenire per aiutare la donna colpita anche con i nostri servizi sociali”.
Una tentata violenza sessuale a Capaci
Intanto sono ancora in corso le ricerche a Capaci di un uomo che avrebbe cercato di violentare una giovane in un condominio. Il molestatore avrebbe cercato di aggredire la vittima mentre stava rientrando a casa. La giovane avrebbe reagito e l’uomo sui 50 anni sarebbe fuggito. A fare fuggire l’uomo proprio le urla della vittima in pieno giorno. La giovane ha presentato denuncia ai carabinieri ed è stata sentita dagli investigatori per cercare di fornire qualche elemento utile per risalire all’aggressore.
Arrestato per stalking un siracusano
E non si ferma purtroppo la scia di violenze e vessazioni ai danni delle donne.
E’ coinciso con la giornata internazionale contro le violenza sulle donne l’arresto, avvenuto ieri, di un siracusano di 37 anni accusato di stalking ai danni della sua ex compagna.
Condanna e carcere
L’uomo è stato condannato in via definitiva alla pena di 3 mesi di reclusione e come disposto dall’Autorità giudiziaria sconterà la condanna in carcere. I fatti, stando alla ricostruzione dei carabinieri, che hanno eseguito la misura cautelare, risalgono al 2019, periodo in cui si sono verificati gli atti persecutori nei confronti della donna.
L’incubo dopo la separazione
Dopo la loro separazione, il 37enne avrebbe trasformato la vita della vittima in in un vero incubo, infatti dalle indagini dei militari della stazione di Belvedere e del comando provinciale di Siracusa, lo stalker non solo avrebbe seguito, in più circostanze, la ex compagna, ormai impossibilitata a trascorrere le giornate in serenità, ma l’avrebbe anche maltrattata e picchiata.
La donna picchiata
La donna avrebbe fatto ricorso alle cure dei medici ma la sua vita era diventata un inferno, poiché l’uomo non l’avrebbe mai lasciata in pace. Fino a quando ha preso la decisione di rivolgersi alle forze dell’ordine e dall’indagine ne è scaturito un procedimento giudiziario che si è concluso con la condanna definitiva.
Il messaggio del presidente della Repubblica
“La violenza contro le donne è una aperta violazione dei diritti umani, purtroppo diffusa senza distinzioni geografiche, generazionali, sociali”. E’ quanto si legge in un messaggio di ieri del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
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