Droga e telefonini entravano nel carcere Pietro Cerulli di Trapani. Un indagine iniziata dal 2019 e che si è conclusa nel 2023 e avrebbe consentito di risalire ai presunti responsabili.
Tra loro anche tre agenti della polizia penitenziaria: uno è morto e due sono in pensione.
Sono finiti nell’inchiesta anche diversi detenuti alcuni scarcerati.
I carabinieri del comando provinciale di Trapani e il personale del nucleo investigativo regionale Sicilia della polizia penitenziaria stanno eseguendo un’ordinanza di applicazione alle misure cautelari del gip di Trapani su richiesta della procura guidata da Gabriele Paci nei confronti di 24 indagati, 17 in carcere, 5 agli arresti domiciliari e 2 obbligo di dimora.
Sono accusati a vario titolo, per corruzione, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, abuso d’ufficio, truffa aggravata, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità ideologica, omessa denuncia di reato, evasione e accesso indebito di dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti, nonché ulteriori violazioni del codice dell’Ordinamento Penitenziario.
Le indagini hanno consentito di accertare l’ingresso in carcere di droga e telefonini. Gli arresti sono eseguiti a Trapani, Palermo, Benevento, Bari, Porto Empedocle (Ag), Mazara del Vallo (Tp) e Avola (Sr).
I primi cellulari scoperti nello stomaco di alcuni carcerati
I telefonini venivano trovati nello stomaco di alcuni detenuti. La polizia penitenziaria del carcere «Pietro Cernili» di Trapani ha messo negli anni diversi colpi.
Numerosi i micro cellulari trovati nel penitenziario insieme ad adattatori Usb e memory card.
I micro cellulari sono stati trovati nello stomaco dei detenuti che tornavano in cella dopo un permesso premio. Erano spesso apparecchi di pochi centimetri Manta Ray.
Droga scoperta dal cane Enea
Appena alcuni giorni fa era stata scoperta droga all’interno di una cella nel carcere di Trapani. Sarebbe stata rinvenuta dal cane antidroga Enea della polizia penitenziaria che ha segnalato la presenza di sostanze stupefacenti.
L’operazione messa in campo dal nucleo cinofili della polizia penitenziaria del distaccamento regionale di Palermo. A darne notizia il sindacato della Uilpa polizia penitenziaria. La droga è saltata fuori nell’ambito di specifici controlli per prevenire l’eventuale introduzione di sostanze stupefacenti in carcere.
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