I Carabinieri della Compagnia di Trapani, con il supporto dei militari della Compagnia di Intervento Operativo di Palermo, del Nucleo Cinofili di Palermo, hanno arrestato 4 persone, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, facendo un’irruzione in un locale del sottoscala di una palazzina popolare sita nel quartiere San Giuliano.

Il blitz dei carabinieri

L’imponente dispositivo messo in campo dai militari dell’Arma e dai VVFF ha permesso di riscontrare in quella palazzina la presenza di porte blindate, cancelli e telecamere che monitoravano l’arrivo di chiunque. In particolare la porta di accesso presentava uno sportellino verosimilmente utilizzato per lo scambio dello stupefacente ed era stata all’allestito anche un ingegnoso sistema di “scivolo”, mediante una grondaia collegata con lo scarico fognario, che consentiva di gettare via lo stupefacente in caso di controlli da parte delle forze di polizia. Infatti, durante la perquisizione, un quantitativo di stupefacente è recuperato anche all’interno della grondaia.

Quattro arresti

A conclusione della lunga attività di perquisizione sono stati tratti in arresto un pregiudicato trapanese di 25 anni, la compagna di 22 anni, un trapanese di 19 anni e un pregiudicato di 21 anni, trovati complessivamente in possesso di quasi 1 kg di cocaina, hashish, marijuana crack e circa 8000 euro in contanti, oltre a materiale per il confezionamento e bilancini di precisione.

Il sequestro a Messina

Durante i consueti controlli ai passeggeri ed ai veicoli in transito sullo Stretto di Messina, le fiamme gialle del gruppo del capoluogo peloritano hanno sottoposto a controllo un’utilitaria appena sbarcata dal traghetto condotta da un giovane calabrese. Quest’ultimo ha riferito di essere un tecnico e di essere diretto verso Catania per la riparazione di una caldaia.

I controlli dei militari ed il fiuto del cane antidroga Ghilmy

I militari, insospettiti dalla circostanza che il conducente viaggiasse su un’auto noleggiata e, soprattutto, come non avesse alcun tipo di attrezzatura al seguito, hanno deciso di approfondire il controllo: il fiuto del cane antidroga Ghimly, già protagonista di recenti operazioni della specie, ha fatto il resto, consentendo il rinvenimento, nel bagagliaio, di un plico con all’interno un chilo di cocaina.

Nel dettaglio, la sostanza era stata abilmente occultata nel portellone della vettura, avvolta nel cellophane ed impregnata di una sostanza oleosa, contraddistinta dal caratteristico odore di petrolio, per tentare di confondere l’infallibile olfatto del cane.

Lo stupefacente avrebbe fruttato oltre 250mila euro

Lo stupefacente, destinato alla vendita al dettaglio nelle piazze di spaccio siciliane, avrebbe consentito un ipotetico guadagno illecito di oltre 250.000 euro nelle casse della consorteria criminale destinataria del prezioso carico.

Arrestato ed in carcere

Sulla base delle risultanze investigative, che dovranno comunque trovare conferma in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio e fermo restando il generale principio di non colpevolezza sino a sentenza passata in giudicato, l’indagato è stato tratto in arresto, in flagranza di reato, per traffico di sostanze stupefacenti ed aggregato alla casa circondariale di Gazzi.

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