”In questa mia assoluta libertà di giudizio e di movimento ribadisco di voler mantenere la mia candidatura a sindaco, che in questi giorni ho percepito con emozione essere fortemente condivisa da tantissimi di voi, anche non addetti ai lavori, che mi hanno fatto pervenire la propria incondizionata solidarietà e l’apprezzamento per il programma ambizioso, forte, concreto e rivoluzionario che ho ufficialmente depositato in Comune, e del quale ho già avuto modo di discutere e illustrare i punti salienti in diversi momenti di incontro e di comunicazione”. Lo scrive in una lettera aperta ai trapanesi il senatore Antonino D’Alì (Forza Italia), candidato a sindaco di Trapani, che nei giorni scorsi ha ricevuto da parte della Dda di Palermo la notifica di una proposta di misura di prevenzione per obbligo di soggiorno nel comune di residenza da discutere nel prossimo mese di luglio, perché ritenuto ‘socialmente pericoloso”.

 ”In questi ultimi giorni si sono verificati episodi oltremodo spiacevoli per l’immagine della nostra Trapani, e, come sempre, negli schermi e sui giornali fatti verificatisi anche fuori dalle nostre mura vengono confusi e identificati come “sistema Trapani” scrive ancora D’Alì.

”Sciami di stranieri propagatori di notizie superficialmente generalizzanti si aggirano per le nostre strade nel tentativo di mostrarci come una collettività interamente ai margini della legge – prosegue – Tenteranno di intaccare l’immagine di una città che si è mostrata in grado di affrontare le più difficili sfide del confronto internazionale, vincendole con pieno riconoscimento da chi sa valutare la sostanza delle cose, e così pure tracciando percorsi di possibile duraturo sviluppo. Addirittura alcuni osservatori esterni, anche Siciliani, hanno pensato di offenderci dicendo che non siamo nelle capacità di formarci comunque un libero giudizio e, quindi, hanno proposto di bloccare il percorso democratico nella nostra città.”

”È per il massimo rispetto che io devo ai vostri liberi sentimenti ed alla vostra autonoma capacità di giudizio e di reazione – aggiunge – che non mi vedrete in questi giorni per le nostre strade, per i nostri quartieri, per le nostre frazioni, come avevo immaginato di fare e come potrei ancora liberamente fare. Alla fine di questa anomala campagna elettorale, il vero trionfo della libertà di scelta si affermerà con il convincimento maturato attraverso la riflessione, il dibattito ed il confronto sulle idee e sui programmi. Tutto questo, lo ripeto, può accadere anche senza che la mia presenza dia luogo a eventuali, facili, strumentalizzazioni”