Paura ieri mattina per un collasso accusato dal sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone. Il primo cittadino sarebbe stato colpito da un malore anche se fortunatamente, alla fine, si è rivelato lieve. Stress e vita frenetica da amministratore del Comune del trapanese possono aver influito sul quadro clinico. Trasportato all’ospedale di Marsala è stato fatto ricoverare per alcuni accertamenti.

“Sto bene, lieve malore”

Nella piccola comunità petrosilena, ma anche tra i tanti esponenti politici siciliani che conoscono da vicino Giacalone per la sua attività istituzionale e politica, sono state ore di angoscia. Lui su facebook tranquillizza tutti: “Mie care e miei care – scrive -, sono a casa e sto bene. Ho avuto un piccolo malore e mi hanno prontamente portato in ospedale per accertamenti. È stato un lieve collasso e mi prenderò qualche giorno di riposo. Grazie a tutti per il vostro affetto. Sapevo già che mi volete tanto bene e oggi me lo avete confermato”.

Ai vertici del Pd nazionale

Nel 2020 il sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone, è stato chiamato da Nicola Zingaretti a far parte dell’allora nuova direzione nazionale del Partito Democratico. Questo a dimostrazione che, al di là del fatto che amministra una piccola comunità, comunque è un esponente di rilievo della politica siciliana e in particolare del centrosinistra. “Non ho mai avuto padroni e nemmeno padrini politici disse all’epoca con orgoglio nel momento della nomina-. Ho lottato solo con le mie forze e spesso a mani nude contro i meccanismi incancreniti di una Sicilia mafiosa e corrotta. Ho cercato di dare un’idea di amministrazione dei territori virtuosa ed efficiente. Creato spazi politici inclusivi e un approccio alla politica gentile, con il sorriso e senza odio”.

I messaggi intimidatori

Per ben due volte Giacalone è stato anche oggetto di messaggi intimidatori. Nell’ottobre del 2016 subì due colpi di fucile sparati contro la finestra dell’ufficio del sindaco mentre si trovava all’interno del palazzo comunale. E non si è trattato, purtroppo, del primo gesto intimidatorio subito. Il 4 agosto scorso gli era stata inviata una lettera anonima di minacce rivolte a lui ed alla sua giunta, nel febbraio, ancora di quest’anno, era stata incendiata una finestra del municipio.

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