I carabinieri danno un volto e un nome all’autore dell’incendio delle due auto della polizia municipale a Campobello di Mazara, nel Trapanese. Si tratta di un giovane con precedenti, immortalato dalle telecamere nella preparazione e nella successiva accensione del fuoco. Adesso si sta cercando di ricostruire il movente che ha potuto spingere l’uomo a commettere il gesto. Non è escluso che lo possa aver fatto per ritorsione, magari per qualche multa subita da lui o dai suoi familiari. I militari dell’Arma sono riusciti subito ad identificarlo dopo aver visto le immagini della videosorveglianza nella zona in cui è avvenuto il rogo. Non è stato complicato anche perché il 30enne ha avuto diversi precedenti ed è quindi noto alle forze dell’ordine.

L’indagine in coordinamento

L’indagine portata avanti dai carabinieri della stazione di Campobello di Mazara e dalla sezione radiomobile della compagnia di Mazara del Vallo. Militari coordinati dalla Procura della Repubblica di Marsala. L’accusa per il 30enne è di danneggiamento seguito da incendio. Inchiesta partita dopo la segnalazione al 112 da parte di un cittadino di auto in fiamme davanti al municipio. I carabinieri sono subito giunti in via Risorgimento allertando i vigili del fuoco che hanno domato l’incendio delle due auto della polizia municipale. I mezzi alla fine sono andati completamente distrutti.

I riscontri investigativi

A seguito dell’immediata attività di indagine svolta dai carabinieri si è riusciti ad individuare il presunto piromane. Ad essere visionate le immagini di videosorveglianza pubbliche e private. Sono emersi gravi indizi di colpevolezza a carico del 30enne, ripreso durante il suo raid. Prima avrebbe posto sopra le auto dei cartoni e delle riviste presi da un bidone della differenziata nelle vicinanze. Quindi ha appiccato il fuoco. L’uomo, che ha già dei precedenti, subito riconosciuto e rintracciato dai carabinieri che lo hanno denunciato alla competente Procura della Repubblica.

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