“Ci uniamo all’appello che il presidente Nello Musumeci ha rivolto al Governo nazionale affinché faccia marcia indietro e trovi una soluzione adeguata per quello che, altrimenti, potrebbe diventare un vero problema per la ripresa economica anche della Regione Sicilia”.
È con queste parole che il coordinamento regionale di +Europa si rivolge al Governo nazionale in merito alla questione Alitalia e compagnie low cost.
“Continuiamo a trainare un carrozzone che si chiama Alitalia – afferma Fabrizio Ferrandelli, della segreteria nazionale di +Europa – da ultimo con un salvataggio da 3milioni di euro per una compagnia che di fatto è un buco nero, senza tra l’altro poter godere dei benefici“.
“Nonostante questo ultimo salvataggio – continua la nota del coordinamento siciliano – apprendiamo che Alitalia non solo non opererà rotte dall’aeroporto di Trapani Birgi per Roma e Milano, ma che le tariffe al momento disponibili continuano a essere poco accessibili ai più. Uno schiaffo per un intero territorio!
Oltre il danno anche la beffa, perché grazie al decreto Rilancio, le compagnie low cost straniere sono obbligate ad applicare ai propri dipendenti le stesse condizioni di Alitalia con il risultato di una fuga delle low cost ed un indebolimento della ripresa economica della nostra Regione.
Basta continuare ad elargire contributi ad una compagnia in continua perdita – conclude il coordinamento di +Europa Sicilia. Che queste stesse risorse siano destinate alle tante emergenze del nostro Paese. Il governo nazionale dia risposte serie ai tanti siciliani che chiedono solamente di poter ripartire!”.
Scendono in campo anche i sindacati dopo l’annuncio, condito da aspre polemiche, da parte di Alitalia di voler abbandonare l’aeroporto Birgi di Trapani perchè poco remunerativo per la compagnia di bandiera italiana. Dopo le proteste del presidente di Airgest, Salvatore Ombra e del presidente della Regione Musumeci, anche i segretari di Cgil Cisl Uil Trapani, Filippo Cutrona, Leonardo La Piana e Eugenio Tumbarello e il presidente di Sicindustria Trapani Gregory Bongiorno, intervengono sull’annuncio.
“Alitalia non deve abbandonare Trapani – dicono in coro -, da tempo si discute di un rilancio dell’aeroporto, e di certo così non potrà avvenire. E’ un colpo grave al futuro di questo scalo che giunge peraltro da una compagnia aerea la cui sopravvivenza è garantita dallo Stato”.
Alitalia ha comunicato di cancellare sin da luglio le proprie rotte da Trapani Birgi verso Roma Fiumicino e Milano Linate. Un fatto che preoccupa non poco per le sorti dei lavoratori dello scalo e dei settori produttivi trainanti per il territorio come il turismo e quindi l’alberghiero e tanti altri. “Le istituzioni locali e regionali facciano fronte comune per chiedere al governo nazionale di intervenire chiedendo ad Alitalia un passo indietro”.
Anche Antonio Ferrante del Partito Democratico commenta la nota di Alitalia sulla cancellazione delle proprie tratte su Birgi. “Credo – afferma – sia arrivato il momento di fare chiarezza, se Alitalia vuole il diritto di decidere dove e come volare restituisca i miliardi di prestiti ponte che ha ricevuto, in caso contrario ripristini i collegamenti con Birgi e si astenga da note stampa che, alla luce del continuo sostegno pubblico, appaiono quantomeno surreali. In caso contrario sappia che anche noi siamo pronti a dare battaglia”.
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