Ennesima storia di violenze fisiche e psicologiche emerge dalla Sicilia, scatta misura cautelare per un 35enne nel Trapanese. Avrebbe addirittura per anni vessato la propria compagna, costringendola ad uno stato di sottomissione e paura.

Il provvedimento emesso dal Gip

Ad intervenire i carabinieri della compagnia di Mazara del Vallo che hanno eseguito un’ordinanza di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima nei confronti di un uomo mazarese con precedenti. Ad emettere il provvedimento il gip del tribunale di Marsala. La misura scaturisce dalle risultanze investigative raccolte dai carabinieri. Ad essere documentate reiterate condotte di maltrattamenti e atteggiamenti violenti nei confronti della compagna. Violenze che  si sarebbero protratte per alcuni anni e che costringevano la donna a vivere in uno stato particolare di ansia e preoccupazione.

La manifestazione del liceo palermitano

Intanto a proposito di violenza sulle donne questa mattina c’è stata una manifestazione spontanea a Palermo. “Un minuto di rumore” è stato celebrato al liceo classico Vittorio Emanuele II in memoria di Giulia Cecchetin, la 22enne uccisa dall’ex fidanzato in Veneto. Un modo per esternare la propria commozione e al contempo per alzare l’attenzione verso il fenomeno della violenza sulle donne. Un’iniziativa spontanea nata dai ragazzi, un modo per far sentire la propria voce. E soprattutto per dire “no” alla violenza, qualsiasi essa sia.

Il lungo applauso

I ragazzi si sono ritrovati davanti alla scuola qualche minuto prima del suono della campanella di inizio lezioni. Quindi, anziché fare il classico “minuto di silenzio”, hanno dato vita al “minuto di rumore”. Un lungo applauso, durato diversi minuti, accompagnato da qualche urlo. Ad esternare la voglia di cambiamento, la necessità di un nuova cultura che si allontani dagli stereotipi del patriarcato. Tutti i ragazzi hanno alzato le mani al cielo ed applaudito, sul viso anche il tipico segno rosso con cui si dice “no” alla violenza sulle donne.