Rientra a casa e trova la propria moglie ubriaca con un altro uomo. Una scena che si è trovato di fronte un cittadino straniero che abita ad Alcamo, nel Trapanese. Rincasando sorprende la propria donna con un altro uomo ubriachi fradici. Inevitabilmente la situazione si è fatta subito tesa, si è rischiato davvero che potesse scoppiare una rissa. L’intervento dei carabinieri ha evitato il peggio.
L’intervento dei militari dell’Arma
I carabinieri della compagnia di Alcamo sono stati chiamati ad intervenire. Ed a sollecitare il loro intervento è stato lo stesso uomo che aveva trovato la poco gradita sorpresa al rientro a casa. I militari hanno ricostruito i fatti sentendo le versione fornite dai tre che in qualche modo sono sostanzialmente collimate.
La ricostruzione dei fatti
L’uomo che ha chiesto l’intervento era rientrato a casa ed aveva trovato la moglie insieme ad un connazionale “in stato di alterazione psicofisica”. In pratica aveva alzato il gomito e i tre, in stato di imbarazzo, si sono ritrovati tutti pericolosamente in pochi metri quadrati. La tempestività dell’intervento ha fatto sì che la situazione non degenerasse. Riportati tutti alla calma, non avendo nessuno bisogno dell’intervento dei sanitari, i militari hanno identificato i tre stranieri senza adottare alcun provvedimento.
Episodio clamoroso nel Catanese
Di situazioni così imbarazzanti e al tempo stesso pericolose per le reazioni che si sarebbero potute innescare ne sono accadute in Sicilia, anche di sovente. Un caso clamoroso, alquanto curioso, si verificò lo scorso anno nel catanese. Un uomo scopre che la futura moglie ha una tresca con il testimone dello sposo, nonché migliore amico. Una storia finita con una furibonda lite sul luogo della scoperta della tresca tra i due amanti. Il matrimonio, a causa di questo episodio, saltò 24 ore prima del fatidico “sì”. Ad informare i 150 invitati sarebbe stata una parente del mancato sposo, che ha avuto anche il compito d’informare dell’accaduto il segretario della basilica di San Sebastiano, ad Acireale.
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