Una storia che sa d’inverosimile è quella di un uomo di 61 anni di Marsala che per oltre 10 anni è stato dato per morto quando, invece era vivo e sano come un pesce. Di lui il fratello non aveva sue notizie dal 1977 e aveva fatto richiesta di dichiarazione di presunta morte. Nel giugno 2020 poi l’uomo è stato riconosciuto dopo essersi presentato in un ospedale.
La morte presunta dichiarata nel 2011
Come racconta il Giornale di Sicilia, è tornato “in vita” un 61enne nato a Marsala, Vincenzo B., la cui morte presunta era stata dichiarata nel maggio 2011 dal Tribunale di Trento, dopo la richiesta di un fratello. Il congiunto, affermando di non aver più notizie del congiunto dal 1977, aveva chiesto e ottenuto la dichiarazione di “morte presunta”, L’atto oggi è stato revocato dal Tribunale di La Spezia.
Il caso che ha segnato la svolta
Nel giugno 2020, infatti, un omo senza fissa dimora si era presentato nel reparto di Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea di La Spezia dopo un malore. Quell’uomo aveva i vestiti sgualciti e la barba lunga, era confuso e non aveva documenti, ma fornì senza incertezze i suoi dati anagrafici. I sanitari non riuscirono però a trovare i parenti. Venne dunque chiesto l’intervento del giudice tutelare per la nomina di un amministratore di sostegno.
La scoperta del Tribunale
Così dalle banche-dati degli uffici giudiziari venne fuori che il Tribunale di Trento ne aveva dichiarato la morte nove anni prima. Il fratello aveva detto di aver perso ogni contatto con lui fin dall’adolescenza, dopo la frequentazione di un istituto alberghiero nel Trentino. A determinare, con certezza che il clochard, tutt’ora ricoverato in ospedale a Levanto (Sp), è stato il confronto delle sue impronte digitali con quelle che dieci anni fa gli avevano rilevato i carabinieri di Prato.
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