«Abbandonato in un sacchetto di plastica, un neonato è stato ritrovato vivo in una campagna nel trapanese. A salvarlo sono stati i Carabinieri che, allertati da un contadino di zona, sono corsi sul posto e lo hanno portato in ospedale. Ora è fuori pericolo e si chiamerà Francesco Alberto: Francesco perché trovato nel giorno di San Francesco d’Assisi e Alberto come il Carabiniere che per primo lo ha preso in braccio. Che la vita possa restituire a questo bimbo tutto l’amore e il bene che qualcuno ha provato a negargli con questo gesto spregevole».

Lo scrive sui social la leader di Fdi Giorgia Meloni commentando il ritrovamento ieri a Trapani di un neonato abbandonato in un sacchetto di plastica.

Parla il carabiniere che lo ha ritrovato

«Non voglio giudicare nessuno perchè non so quale storia ci sia dietro, ma certo di questi tempi ci sono mille modi per vivere una maternità non voluta, modi che non mettano a rischio la vita del bambino che è vivo per miracolo».

Parla ancora con emozione della vicenda vissuta ieri Alberto Marino, vicebrigadiere dell’Arma che ha partecipato alle operazioni di soccorso del neonato trovato in un sacchetto di plastica su una strada nella campagne di Paceco, nel trapanese.

I militari dell’Arma hanno aperto una inchiesta per abbandono di minore e stanno cercando di risalire alla madre del piccolo
sfuggito a morte certa solo perchè un contadino che andava nel suo terreno lo ha sentito piangere e ha allertato il 118 e i carabinieri.

L’emozione del militare

“Sono ancora molto emozionato”, dice il carabiniere che, da anni, lavora al Nucleo operativo Radiomobile di Trapani raccontando la giornata di ieri. Insieme al collega, l’appuntato Tumbarello si è occupato delle prime fasi dell’intervento
scortando il piccolo all’ospedale. “Sta bene- spiega raccontando che il bimbo sarebbe nato circa 9 ore dopo il ritrovamento-, pesa 3 chili ed è lungo 50 centimetri. E’ bellissimo ed è forte, spero da grande faccia il carabiniere”.

Il medico: “Bimbo sta bene”

“Francesco Alberto è in buone condizioni generali. Si alimenta al biberon. Sta bene è ricoverato nel reparto di terapia intensiva per un monitoraggio visto il contesto in cui è stato ritrovato e dei segni di disidratazione che però si sono risolti rapidamente con adeguato trattamento. Mangia al biberon pesa 3 chili sembra nato a termine di gravidanza e non ha apparenti complicanze per il neonato al momento del parto. Adesso quello che a noi preme sottolineare come il messaggio che deve raggiungere tutti è possibile partorite in assoluto anonimato in ospedale senza nessun rischio per la salute della madre del nuovo nato, ma soprattutto andando incontro al desiderio della madre di non riconoscere il neonato ma garantendo tutti i principi di sicurezza sia per il parto che per il nascituro”. Lo dice Simona La Placa direttore Neonatologia con Terapia Intensiva ospedale S. Antonio Abate Trapani.

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