La comparazione del dna della ragazza bosniaca con quello di Denise Pipitone, la bambina scomparsa il 1° settembre del 2004 a Mazara del Vallo, ha dato esito negativo. La giovane non è dunque la piccola mazarese sparita nel nulla.
Gli accertamenti genetici sono stati disposti dal procuratore di Marsala Fernando Asaro e dal pm Roberto Piscitello. La ragazza si chiamava Denisa ma la data non coincideva con quella della nascita di Denise Pipitone avvenuta nel 2000.
Piero Maggio: “Nessuna illusione”
“Non eravamo a conoscenza di tale accertamento. Rimaniamo sempre speranzosi ma con i piedi ben piantati a terra in attesa di notizie concrete. Non possiamo permetterci illusioni dolorose”, ha detto Piera Maggio, la madre di Denise.
Il legale: “Fughe di notizie che colpiscono”
«Sono fughe di notizie che colpiscono al cuore una madre e un padre in attesa. E queste cose non dovrebbero accadere». Lo dice all’ANSA l’avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio e Pietro Pulizzi. Ieri sera, durante la trasmissione tv ‘Quarto gradò, in onda su Rete 4, è stata data la notizia del prelievo del campione salivare alla ragazza 20enne di origini bosniache che vive in un campo rom nella Capitale. Notizia poi confermata.
La fuga di notizie
Il riferimento è a quanto accaduto ieri sera, durante la trasmissione tv “Quarto grado”, in onda su Rete 4. E’ stata data la notizia che i carabinieri avrebbero prelevato un campione salivare da una ragazza 20enne di origini bosniache che vive in un campo rom nella Capitale. Riguardo proprio alla fuga di notizie l’avvocato aggiunge: “Queste cose non dovrebbero accadere”.
I sospetti su una ventenne di nome “Denisa”
La notizia è trapelata in queste ore era stata accolta con speranza ma senza troppe illusioni (poi purtroppo confermate) da madre e padre della piccola scomparsa da Mazara del Vallo nel 2004 quando aveva 4 anni.
Ad essere emersa la notizia che i carabinieri si sarebbero recati in un campo Rom a Roma. I militari avrebbero prelevato il dna di una ragazza bosniaca di 20 anni.
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