“Scusate vi voglio bene a tutti mi manca la mia famiglia sono sola questo essere mi ha portato all’esasperazione. La polizia e i carabinieri di trapani sembrano che vadano d‘accordo con lui. Stasera farò qualcosa che non avrei mai pensato vi amo. Perdonatemi”.
Ieri sera Vanda Grignani la donna di 46 anni accusata dell’omicidio del compagno Cristian Favara di 45 anni, figlio di ristoratori trapanesi, scriveva così sui social.
“Ho chiesto aiuto questo pezzo di m. mi ha distrutto – ha aggiunto – La polizia e carabinieri di Trapani difendono lui. Va bene sono stanca. Non ho più niente da perdete perdonatemi”.
Gli ultimi post sono di 17 ore fa. Forse era il tentativo disperato di chiedere aiuto.
Quei messaggi rivelatisi chiari alla luce di quanto successo non sono forse stati presi troppo sul serio dagli amici che li hanno letti e commentati. Qualcuno consigliava a Vanda Grignani, accusata di avere ucciso il compagno Cristian Favara, di “stare tranquilla e che nella vita con rabbia e pensieri strani abbiamo solo da perdere”.
Altri le suggerivano di riflettere bene. “Non farti fregare dalla rabbia. Devi mantenere la calma e le situazioni si risolveranno”.
Nessuno ha creduto che la donna potesse passare dalla parole ai fatti. “Vanda cerca di stare calma tutto passa sta tranquilla è solo un brutto momento passerà Dio e la Madonna ti aiuteranno vedrai devi fare morire chi ti fa star così male e fregartene”.
La donna è stata fermata per l’omicidio di Cristian Favara, 45 anni ucciso la notte scorsa a Trapani, i carabinieri l’hanno arrestato: la donna avrebbe confessato il delitto.
La vittima, con precedenti penali per droga e omicidio colposo, aveva l’obbligo di rientrare in casa alle 23. Ieri sera sarebbe rincasato in ritardo; sarebbe nata, per questo motivo, una violenta lite con la donna che, impugnando un coltello, ha sferrato un fendente al petto uccidendolo pressoché sul colpo.
La presunta omicida si trova adesso rinchiusa al “Pagliarelli” di Palermo.
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