È una morte avvolta da tanti dubbi e domande, la morte dell’operaio a Salemi. Come scrive Repubblica, il 33enne era privo di imbracatura. Il dispositivo che salva la vita, dotato di ganci di sicurezza, che passa per il sottocoscia e sotto le braccia, perché è stato rimosso o, addirittura, mai indossato? A causare la caduta sarà stato un malore? In quanti stavano lavorando nella terza sezione, in un ambiente che ha un diametro di quattro metri.
Il ruolo del responsabile della sicurezza
E ancora, il responsabile della sicurezza all’interno del cantiere era presente? A quanti controlli ispettivi è stata sottoposta l’azienda da quando opera al parco “Erg 69”? Perché gli operai lavoravano in turno straordinario? Questi sono alcuni dei quesiti a cui daranno risposta il medico legale e la procura di Marsala, che ha aperto un fascicolo.
Sindacati e politica: “Più controlli”
Da più parti, sindacati e politica, chiedono controlli sugli appalti e sui subappalti, per evitare che il costo al ribasso gravi sulla sicurezza dei lavoratori, investimenti delle aziende nella formazione e più ispettori per i controlli. Ed è proprio il numero deli ispettori, nel trapanese disarmanti, a dare scandalo.
All’Ispettorato del lavoro sono solo in due gli addetti ai controlli, a fronte dei ventitré previsti in pianta organica. Due ispettori che oltre a dover vigilare sul rispetto delle norme sulla sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro devono anche smaltire pratiche burocratiche in ufficio. Il nucleo operativo dei carabinieri addetti al controllo delle aziende conta, invece, sette unità. Impossibile, nei venticinque comuni del territorio trapanese, riuscire a controllare aziende, cantieri e campi agricoli con un numero così infinitesimale di ispettori.
Intanto, attorno alla tragedia di Salemi è stato eretto il muro del silenzio. Impossibile avvicinarsi al parco eolico, così come riuscire a contattare i colleghi di Giuseppe Carpinelli e l’azienda in subappalto Ivpc. Silenzio anche dalla procura di Marsala. Di certo c’è che quando è scattato l’allarme per il giovane operaio non c’era più nulla da fare: il volo da quei trentatré metri che distanziano una sezione dall’altra sono stati fatali.
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