Arriva la condanna in via definitiva per i due spacciatori che alla fine dello scorso anno furono trovati in possesso di ben 138 chili di droga. Un’operazione che all’epoca trovò grande clamore per l’enorme quantitativo di stupefacente che venne trovato nell’isola di Pantelleria, nel Trapanese, in immobili che erano a disposizione dei due condannati. Avevano messo in piedi un sistema estremamente redditizio: la quantità di stupefacente che era in loro possesso, se immessa nel mercato, avrebbe potuto fruttare alle loro tasche oltre un milione di euro.

I due arrestati e la condanna

I carabinieri della stazione di Pantelleria hanno arrestato, sulla base degli ordini di carcerazione emessi dalla Procura della Repubblica del tribunale di Marsala, due soggetti di 42 e 29 anni che devono scontare ciascuno 2 anni e 8 mesi di carcere per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

La condanna in via definitiva

Le manette sono scattate sulla base di una condanna in via definitiva. Entrambi vennero arrestati in flagranza dai militari della stazione di  Pantelleria nel dicembre del 2021 per detenzione ai fini di spaccio di oltre 138 chili di sostanza stupefacente tipo hashish, suddivisi in oltre 1.300 panetti pronti per essere smerciati al di fuori dell’isola. Il valore che avrebbe fruttato la vendita dello stupefacente sarebbe stato superiore al milione di euro.

Il blitz

L’irruzione, effettuata all’imbrunire, aveva colto di sorpresa i due che consegnavano subito nove panetti di hashish del peso di un chilo circa. I carabinieri, all’epoca dei fatti, avevano notato che ogni panetto era identificato con un logo diverso, intuendo che potesse trattarsi di un campionario appartenente a un vero e proprio carico di droga. Così, dopo alcuni accertamenti, i due indagati sono stati condotti in un’abitazione poco distante dove, in un ripostiglio nascosti all’interno di trolley da viaggio, i carabinieri trovarono l’enorme quantità di hashish: oltre 1.300 panetti perfettamente confezionati.  I due sono stati trasferiti al carcere “Pietro Cerulli” di Trapani.

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