Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto di istituzione del parco di Pantelleria che diventa il 24esimo parco nazionale, primo in Sicilia. “Si da’ finalmente esecuzione a una norma votata nel 2007 con la legge finanziari”, dice l’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio sulla nascita di uno dei quattro parchi della Sicilia di cui propose l’istituzione.

L’isola nei mesi scorsi e’ stata devastata da un vastissimo incendio doloso, appiccato da chi, e’ l’ipotesi di chi indaga, si oppone allo stretto regime di vincoli cui e’ sottoposto il territorio e che adesso diventa piu’ ferreo. Pantelleria e’ uno dei quattro parchi (ci sono anche quelli delle Isole Eolie, delle Egadi e dei Monti Iblei) che l’ex ministro riusci’ a inserire nella Finanziaria del governo Prodi.

Sull’importante riconoscimento interviene Aurelio Angelini, direttore della Fondazione UNESCO Sicilia che spiega: “Pantelleria che è stata nel 2014 insignita patrimonio immateriale dell’UNESCO con “L’alberello da Vite”, oggi diventa il 24esimo parco nazionale, in applicazione della legge statale la 222/2007, costituendo così, un nuovo presidio a tutela del paesaggio, delle risorse naturali e marine.
La legge del 2007 stabiliva la contestuale realizzazione di altri tre parchi: Eolie, Egadi e litorale trapanese, e Monti Iblei. Questo lungo periodo di transizione (quasi 10 anni), ha spinto gli speculatori ad accelerare i tempi – vedi incendio doloso di Pantelleria – per la realizzazione dei loro intenti criminali che devastano i beni comuni a partire straordinarie aree naturalistiche e paesaggistiche da preservare e valorizzare in modo sostenibile”.

Adesso – puntualizza Angelini – è necessario accelerare il processo per l’istituzione degli altri parchi, a partire da quello delle Eolie patrimonio UNESCO a possibile rischio permanenza nella World Heritage List, per il perdurante ostracismo di alcune forze isolane che impediscono l’avvio della gestione del sito UNESCO, grazie a sponde politiche presenti nell’amministrazione di Lipari, che si è distinta nel passato per aver presentato un ricorso al TAR contro l’istituzione della “Riserva naturale dell’Isola di Lipari”. L’istituzione della riserva rappresentava, insieme alla redazione e l’avvio della gestione del sito, le richieste formulate della Commissione del Patrimonio Mondiale UNESCO e messe nero su bianco, subito dopo la visita ispettiva nell’arcipelago del marzo 2007, che si concludeva con la richiesta di: istituire la riserva naturale di Lipari, l’adozione del Piano di Gestione e l’avvio della gestione. Questi impegni sono stati assunti dalla regione e dallo stato italiano per scongiurare la cancellazione delle Eolie dall’UNESCO”.

Oggi, la riserva decretata dalla regione – continua Angelini – per rispettare gli impegni con l’UNESCO è stata bloccata dal TAR per un ricorso presentato dal Comune di Lipari; l’autorità di gestione del sito UNESCO, nonostante l’impegno dei sindaci di Salina, non è mai stata mai istituita; il Piano di gestione UNESCO Isole Eolie”, rimane come unico impegno rispettato ma privo di efficacia operativa.
Eppure il Piano di gestione UNESCO” delle Isole Eolie è stato in occasione delle candidature del “Premio Europeo del Paesaggio del Consiglio d’Europa” dichiarato “meritevole di menzione speciale, in quanto le misure in esso contenute finalizzate a tutelare le qualità naturali, paesaggistiche e identitarie delle comunità locali sono riuscite a contrastare operazioni speculative di consumo del suolo”. La menzione rappresenta “un riconoscimento dei valori contenuti e promossi dal Piano e un segno di incoraggiamento per una gestione corretta del territorio in termini di sviluppo sostenibile”.

“Non è più rinviabile l’istituzione della gestione del sito UNESCO – conclude Angelini – e con esso o prima di esso l’istituzione del Parco per sanare anche il vulnus prodotto dal ricorso al TAR.
Facciamo voti per una rapida istituzione del Parco delle Eolie al ministro Galletti per il duplice ruolo che lo vede allo stesso tempo, autorità di competente per l’istituzione del Parco e ministro di riferimento del Patrimonio naturale dell’UNESCO”.

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