Una serra per coltivare droga all’interno di un magazzino. E’ la scoperta fatta dai carabinieri della stazione di Pantelleria, a conclusione di una mirata attività investigativa antidroga che ha portato all’arresto di due uomini, entrambi residenti nell’isola, di 50 e 39 anni, per l’ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
Lo sviluppo delle indagini
In particolare, nel corso di alcune attività finalizzate all’individuazione dei canali di approvvigionamento dello stupefacente, dopo aver svolto un servizio di osservazione e pedinamento, i militari dell’Arma hanno perquisito un appartamento che era utilizzato dai due indagati. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due isolani avrebbero adibito a serra artigianale indoor un magazzino che si trova nelle adiacenze dell’abitazione che è stata oggetto di perquisizione.
La scoperta dentro il locale
All’interno del locale i carabinieri hanno accertato la presenza di 19 piante di canapa indica dell’altezza di circa un metro e mezzo ciascuna, trovate in fase di essiccazione e per un peso complessivo approssimativamente di 2 chili e mezzo, nonché di altri 270 grammi circa della stessa sostanza stupefacente, già essiccati e posti in vari contenitori. La serra sarebbe stata appositamente allestita con lampade alogene, ventole di areazione, temporizzatori, termostati e fertilizzanti, nonché con una macchina per il sottovuoto provvista dei relativi sacchetti, bilancino di precisione funzionante e rotoli di cellophane.
Arresti convalidati
Considerato il rinvenimento di attrezzatura specifica per la coltivazione indoor e di materiale vario utile al confezionamento delle dosi, i carabinieri hanno arrestato i due uomini. Entrambi hanno avuto i domiciliari in attesa di udienza di convalida, così come disposto dal sostituto procuratore di turno della Procura della Repubblica del tribunale di Marsala. Il giudice per le indagini preliminari, valutati i gravi indizi di colpevolezza raccolti dai militari dell’Arma, ha convalidato gli arresti sottoponendo entrambi all’obbligo di firma 3 volte a settimana. Le indagini degli inquirenti proseguono al fine di raccogliere ulteriori riscontri investigativi.
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