I Carabinieri della Compagnia di Alcamo insieme a personale della Capitaneria di Porto di Castellammare del Golfo (TP) hanno multato un uomo di Palermo per pesca di frodo con il contestuale sequestro di circa 1000 ricci di mare.
L’auto fermata sulla statale
L’azione nel corso di un normale servizio di controllo del territorio effettuato dai Carabinieri della Stazione di Balata di Baida e della Sezione Radiomobile. I militari, lungo la Strada Statale 187 di Castellammare del Golfo, hanno fermato un’auto guidata da un 48enne residente nel palermitano. L’attenzione dei militari dell’Arma è stata attirata dalla notevole quantità di attrezzatura da pesca subacquea che si trovava all’interno dell’abitacolo, ciò li ha indotti a ulteriori verifiche che si sono concluse con il ritrovamento di circa 1000 ricci di mare.
Scatta la maxi sanzione
Trattandosi di una specie soggetta ai limiti di pesca di 50 esemplari al giorno, tutti ricci sono stati sequestrati dai Carabinieri, e poiché erano ancora vivi, i militari hanno chiesto supporto alla Capitaneria di Porto di Castellammare del Golfo che è immediatamente intervenuta sul posto per reimmettere i molluschi nel loro habitat naturale mentre il responsabile dovrà pagare una sanzione pecuniaria pari a 6000 euro.
Sorpresi a pescare ricci di frodo a Favignana
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trapani, su richiesta della Procura della Repubblica, ha emesso un decreto di sequestro preventivo di una imbarcazione e dell’attrezzatura utilizzata per la pesca di frodo di ricci nello specchio d’acqua di Cala Rotonda di Favignana, all’interno dell’area marina protetta delle Isole Egadi.
A fine gennaio il sequestro di 7500 esemplari
I fatti risalgono allo scorso 26 gennaio quando una motovedetta della sezione operativa navale della guardia di finanza di Trapani, nell’ambito di un servizio di vigilanza a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica in mare, ha sorpreso un natante da diporto con a bordo quattro soggetti intenti a catturare una ingente quantità di ricci di mare. I finanzieri hanno sequestrato 7500 esemplari che, essendo ancora in stato vitale, sono stati restituiti al proprio habitat naturale.
I quattro pescatori sanzionati con 20000 euro
I quattro pescatori di frodo sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per la violazione delle disposizioni penali a tutela delle aree marine potette e sanzionati con pene amministrative pari a 20.000 euro, avendo superato i limiti previsti per la cattura del riccio di mare, in violazione alla normativa in materia di pesca.
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