Non c’è limite alla fantasia. E questo concetto si applica in tutto, anche nei tatuaggi. Si vedono dal vivo ed anche in rete opere artistiche di tutti i generi, dalle forme e dalle tecniche più disparate. Ma, appunto, non c’è limite alla fantasia.

Il tatuaggio sul fianco

E così, un indagato di Mazara del Vallo, Vito Ingrassetto di 48 anni, ha pensato bene di farsi tatuare su un fianco l’articolo di un giornale che riguardava il sequestro di beni subito l’anno prima. A completare l’opera un altro tatuaggio, questa volta sulla pancia, in cui è ritratto il volto di Pablo Escobar tra due pistole.

Si sa, inoltre che, nell’epoca dei social, pubblicizzare quello che si vuole, dai propri lavori alle “proprie imprese”, è ormai un obbligo. Ed il tutto, infatti, è stato “opportunamente” postato un video sul popolare social TikTok. Una ulteriore medaglia da mettersi al petto, già tatuato.

Denuncia dalla Campania

A notare il video ed a denunciare il fatto è stato Severino Nappi, consigliere regionale della Lega in Campania, che ha dichiarato: “Resto seriamente preoccupato circa la deriva di alcuni contenuti pubblicati sui social, che diventano spesso mezzo per elogiare personaggi e ‘gesta’ criminali. L’ultimo episodio della serie che ho intercettato su TikTok, mostra un presunto trafficante di droga che accanto alle immagini di pistole e di Pablo Escobar, si è fatto tatuare l’articolo di una nota testata giornalistica nazionale, con tanto di foto, relativo a un sequestro di beni che lo ha riguardato. Ognuno è libero di fare del proprio corpo quello che vuole, altro discorso è pubblicizzare e far vanto pubblicamente della malavita”.

I fatti di cronaca dell’articolo tatuato

La notizia è riportata sul tatuaggio e riguarda un maxi sequestro di un milione di euro. Per la sua attività di spaccio, a fine maggio del 2020, erano stati sequestrati al pregiudicato beni per un milione di euro, tra cui una villetta, una pizzeria e auto di lusso. Più recentemente, il 2 agosto 2021, a Vito Grassetto vennero sequestrati 88.200 euro in contanti a seguito di un’indagine coordinata dalla Procura della repubblica di Marsala.

Ad eseguire il decreto di sequestro preventivo disposto dal gip del Tribunale del comune del Trapanese sono stati i carabinieri della compagnia di Mazara del Vallo.

Ingrassetto, in passato già condannato per reati legati al traffico di sostanze stupefacenti, è indagato per trasferimento fraudolento di valori insieme a due coniugi residenti nel quartiere di “Mazara 2”.