Dopo un lungo braccio di ferro è stata chiusa la vertenza sui premi di risultato nell’azienda Lima corporate di Calatafimi, nel Trapanese. Una questione che aveva creato non poche frizioni già da qualche anno e che aveva anche spinto i lavoratori ad incrociare le braccia. Nel dettaglio il premio potrà raggiungere una quota di 1.660 euro e comprenderà, per la prima volta, tutta la forza lavoro senza distinzioni tra impiegati e operai.

La lunga trattativa

“Dopo una lunga trattativa si è arrivati a un accordo che punta a superare le problematiche sorte durante la pandemia sul premio di risultato e che servirà a far crescere ulteriormente l’azienda coinvolgendo ancora di più i lavoratori che in questi anni particolari hanno permesso di raggiungere all’azienda importanti obiettivi”. Ad affermarlo sono i segretari generali e territoriale Cisl Palermo Trapani, Antonio Nobile e Giuseppe Tarantino, commentando l’accordo sul premio di produzione raggiunto alla Lima Corporate di Calatafimi.

Importante mediazione

“Ancora una volta – aggiungono i sindacalisti – l’impegno della Rsu Fim dello stabilimento siciliano con il supporto dei lavoratori è stato determinante e ci ha permesso di portare al tavolo nazionale un contributo importante. Il grande lavoro in sinergia con i colleghi friulani e l’importante mediazione di Confindustria Udine, ci ha permesso di raggiungere l’intesa, dando risposte concrete ai lavoratori in questo non facile momento storico”.

Nessuna discriminazione

Il traguardo più importante è proprio quello che da oggi tutti concorreranno per il premio, frutto della contrattazione aziendale. Questo, secondo la Cisl, rafforzerà ulteriormente l’accordo perché non ci saranno, come avveniva in passato, “premi ad personam”. Tra le altre importanti novità, come deciso dai lavoratori, il premio sarà erogato “cash” con la possibilità individuale da parte degli stessi, di convertire la quota del premio (in parte o tutto) in welfare avendo in tal caso diritto ad un incremento fino al 18%. “Riteniamo questo – concludono – Antonio Nobile e Giuseppe Tarantino – un importante punto di partenza per lo sviluppo di un vero e proprio integrativo aziendale, obiettivo a cui ambiamo da diversi anni e per il quale si era già cominciato a lavorare nel 2019. Come già dimostrato durante la dura fase della pandemia riteniamo fondamentale il forte coinvolgimento dei lavoratori sulle tematiche aziendali per continuare a crescere. Riteniamo che questo sia realizzabile soltanto con forti e sane relazioni industriali  auspicando di poter continuare sul solco di quanto tracciato con questo accordo”.

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