Finisce in manette un giovane autore di una rapina ad un supermercato della zona del quartiere popolare di sant’Alberto. Con cappuccio e pistola in pugno costrinse la cassiera a farsi da parte, mentre il complice svuotò tutto. Un colpo che fruttò 800 euro. I due si dileguarono ma i carabinieri si misero subito alle loro calcagna. Gli inquirenti sono riusciti a ricostruire l’identità di chi impugnava la pistola, adesso si sta stringendo il cerchio anche attorno al complice che potrebbe avere le ore contate.

Indagini condivise dal Gip

Sono stati i carabinieri della sezione operativa della compagnia di Trapani ad aver portato a termine l’operazione. Hanno arrestato, in esecuzione di un’ordinanza applicativa di custodia cautelare in carcere, un 29enne palermitano, residente a Trapani. Sarebbe lui l’autore della rapina al supermercato Trapanese. E’ stato il Gip del tribunale Trapanese ad avere emesso il provvedimento.

La ricostruzione dei fatti

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, coordinati dalla procura della Repubblica di Trapani, l’indagato sarebbe stato l’autore di una rapina ad un supermercato avvenuta il 9 luglio scorso. Prese di mira il Decò a Trapani nel quartiere Sant’Alberto. Gli inquirenti ritengono che il 29enne, con volto travisato e impugnando una pistola, abbia fatto irruzione all’interno del supermercato insieme ad un complice. Ha quindi costretto la cassiera a consegnare circa 800 euro, dileguandosi a piedi per le vie della città.

I filmati di videosorveglianza

I militari dell’Arma, per individuare il presunto autore della rapina al supermercato, hanno visionato i filmati delle videosorveglianze presenti in città. Successivamente portarono avanti un meticoloso controllo incrociato delle immagini. Questo ha consentito di stringere il cerchio attorno al 29enne. Nei suoi confronti è scattata una perquisizione ed è stato trovato in possesso di abbigliamento compatibile con quello utilizzato durante la rapina.

Caccia anche al complice

I carabinieri sono ormai sulle tracce anche del complice. Gli inquirenti anche su di lui stanno stringendo il cerchio. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato trasferito nella casa circondariale “Pagliarelli” di Palermo a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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