I carabinieri del nucleo investigativo di Trapani e della compagnia di Alcamo, con lo squadrone carabinieri eliportato cacciatori di Sicilia hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip nei confronti di cinque persone accusate di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine con sequestri di persona e furti in danno di bancomat.

Ecco chi sono gli indagati

Le rapine in villa e i furti di bancomat nel trapanese, sono stati portati in carcere Pio Cappelli, 45 anni, originario di Napoli ma da tempo residente a Trapani, Pietro Tranchida, 25 anni, Baldassare Grassa, 52 anni. Sono tutti trapanesi, tranne Grassa, originario di Salemi. Agli arresti domiciliari per Giuseppe Culcasi, 37 anni. Obbligo di dimora per Antonino La Russa, 43 anni. Entrambi sono nati a Trapani.

I militari hanno denunciato nel complesso 8 persone, di cui una in seguito deceduta. Alla fine il gip ha disposto per quattro l’arresto, tre dei quali in carcere e uno ai domiciliari mentre per un’altra persona è stato disposto l’obbligo di dimora.

Rapine violente con sequestro di persona e furti al bancomat

L’operazione è scattata dopo una serie di furti di bancomat e rapine in villa anche violente con sequestro di persona. La banda si sarebbe resa responsabile di 4 furti, di cui 2 consumati, a sportelli Atm e di 3 efferate rapine in abitazione con sequestro di persona, di cui una tentata, avvenute a Custonaci, Erice Casa Santa e in Contrada Rilievo. I colpi, secondo una stima, avrebbero fruttato denaro e beni per un milione e mezzo di euro. Tra le cose trafugate anche una pistola calibro 38.

Le intercettazioni a carico della banda

Dalle intercettazioni i carabinieri hanno appreso come il gruppo programmasse i colpi nei minimi particolari con numerosi sopralluoghi, pedinamenti delle vittime, e l’utilizzo di modernissime apparecchiature elettroniche, utilizzando telecamere sugli obiettivi designati e finanche Gps sui veicoli delle vittime. Per portare via i bancomat di uffici postali e banche praticavano dei fori sulle pareti di edifici adiacenti e portavano l’Atm con un flex.

La rapina violenta in abitazione ad Erice

Secondo le indagini dei carabinieri gli arrestati sarebbero anche gli autori della rapina violenta a casa dei medici Salone a Erice la notte tra il 21 e il 22 gennaio del 2019. Per quel colpo dopo 8 mesi era stato arrestato uno degli autori. La rapina, che fruttò oltre un milione di euro, venne messa a segno ai danni dei coniugi Renato Salone e Paola Maltese, medici molto noti di Trapani.