I primi giorni del mese di novembre sarà riaperto il Punto Nascita di Pantelleria. Manteniamo un impegno preso con i cittadini di questa isola, e in particolare con le future madri, di tornare a partorire nell’ospedale Nagar, in sicurezza ma senza i disagi che comportava il doversi trasferirsi nei presidi ospedalieri della terraferma”.

Lo ha annunciato oggi il Commissario dell’ASP di Trapani Giovanni Bavetta, nella sala consiliare del comune di Pantelleria nel corso di un incontro sullo “Sviluppo rete ospedaliera nell’isola di Pantelleria” alla presenza dell’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi, del sindaco Salvatore Gino Gabriele, del presidente del consiglio comunale Sandro Casano e di numerosi cittadini panteschi.

“Nei mesi scorsi – ha aggiunto Bavetta – l’ASP ha dovuto sospendere temporaneamente l’attività del Punto Nascita per le criticità gestionali dovute al mancato reperimento di risorse umane. Abbiamo sempre garantito comunque un idoneo percorso assistenziale alla gravida per la gestione della gravidanza a basso rischio. Nelle scorse settimane, abbiamo emanato degli avvisi libero professionali, aprendoli anche a cittadini degli altri Stati membri dell’U.E. e incrementando il compenso lordo da 70 mila a 90 mila euro”.

Questo ha portato diversi medici specialisti a manifestare la propria disponibilità ad accettare questi incarichi. Dalla graduatoria, i primi quattro specialisti – tre pediatri e un neonatologo – che da venerdì firmeranno i contratti provengono da Rimini, Milazzo, Roma ed Enna. Quest’ultimo andrà in quiescenza il prossimo aprile e sarà sostituito da una pediatra proveniente da Bourbon-Lancy, in Francia. I restanti tre idonei in graduatoria provengono da Recanati, da Palermo e dalla Brianza.

“Questa strada intrapresa dall’amministrazione – ha continuato Bavetta – consente la riapertura del Punto Nascita di Pantelleria, sempre con il coordinamento gestionale sanitario del primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero di Trapani, Laura Giambanco, assicurando, nel contempo, la massima sicurezza per la mamma e per il nascituro”.

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