• L’area è stata messa insicurezza
  • Fruibili i sentirei medio-basso e quello alto
  • L’accesso costiero a Cala Capreria e Tonnarella dell’Uzzo

Via libera alla riapertura della Riserva naturale dello Zingaro dopo il devastante incendio del 29 agosto del 2020 che ha interessato circa 1.400 ettari di territorio. L’area, che nel 2012 fu interessata da un altro devastante rogo, era stata chiusa dalla Regione Siciliana per motivi di sicurezza.

Via libera alla fruizione

Questa mattina l’assessore regionale del Territorio e dell’Ambiente, Toto Cordaro, l’assessore regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea, Toni Scilla, e il dirigente generale del dipartimento Sviluppo rurale e territoriale, Mario Candore, hanno fatto un sopralluogo per verificare i lavori effettuati in questi mesi e hanno dato il via libera alla fruizione di gran parte della riserva, con la riapertura dell’ingresso Sud (lato Scopello) e Nord (lato San Vito Lo Capo). Presenti anche i sindaci di Castellammare del Golfo, Nicolò Rizzo, e di San Vito Lo Capo, Giuseppe Peraino, e l’assessore all’Ambiente di San Vito Lo Capo, Francesca De Luca.

Area messa in sicurezza

“È un momento di grande gioia, perché, con l’impegno di vari rami dell’amministrazione regionale, siamo riusciti a mettere in sicurezza e restituire ai visitatori uno dei gioielli naturalistici della nostra Isola – dichiarano i due esponenti del governo Musumeci – La Riserva dello Zingaro attrae ogni anno migliaia di escursionisti e appassionati della natura. Difendiamo questi luoghi, proteggiamoli dalla violenza sconsiderata di chi non ha a cuore l’ambiente e il territorio”.

Quali sentieri saranno aperti

Nei mesi scorsi il Corpo forestale della Regione si è occupato del controllo dell’area, mentre il dipartimento Sviluppo rurale ha operato per mettere in sicurezza i sentieri. Saranno fruibili il sentiero medio-basso e quello alto, mentre quello costiero solo nei due tronconi iniziali che conducono alle calette più vicine ai rispettivi ingressi, Cala Capreria e Tonnarella dell’Uzzo.

Articoli correlati