Tre persone arrestate per rissa e lesioni personali. È il bilancio di un intervento dei carabinieri della compagnia di Marsala col supporto della compagnia di intervento operativo del 12° reggimento Sicilia.

L’intervento a piazza della Repubblica

In particolare, durante lo svolgimento di un servizio per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica nel centro storico, i militari dell’Arma sono intervenuti presso piazza della Repubblica dove la locale centrale operativa aveva segnalato una rissa.

La rissa per futili motivi

Raggiunto nel più breve tempo possibile il luogo indicato, i carabinieri hanno sedato la violenta rissa che si era scatenata per futili motivi tra cittadini di origine tunisina.
Dopo aver riportato la calma, i partecipanti alla rissa sono stati condotti presso gli uffici della compagnia carabinieri di Marsala mentre uno di essi, ferito alla testa, è stato accompagnato presso il pronto soccorso dove è stato riscontrato affetto da trauma cranico minore con ferita lacero contusa all’arcata sopraccigliare.

A conclusione degli accertamenti, i tre cittadini extracomunitari sono stati arrestati. Nella giornata di ieri, la competente autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto operato dai carabinieri.

Il mese scorso una rissa finì in tragedia

Lo scorso mese, sempre a Marsala, una rissa finì in tragedia. Per questo sono stati convalidati i cinque arresti effettuati dalla polizia e dalla squadra mobile di Trapani per l’omicidio del 28enne Luigi Loria.

Il giovane venne accoltellato al collo e allo sterno durante una rissa nel centro storico di Marsala con tre romeni appartenenti al medesimo nucleo familiare. Loria è deceduto, la stessa notte, al Pronto soccorso dell’ospedale Paolo Borsellino.

Il gip del Tribunale di Marsala Sara Quittino ha convalidato gli arresti dei quattro maggiorenni, mentre il gip Alessandra Puglisi del Tribunale per i minorenni di Palermo quello del ragazzo romeno di 16 anni, che dal carcere Malaspina sarà trasferito in una comunità che sarà individuata dal Centro di giustizia minorile. Rimangono, invece, in carcere, come chiesto dal pm Roberto Piscitello, i due romeni maggiorenni: Constantin Tapu, di 38 anni, e Ion Nadoleanu, di 20.

È stato quest’ultimo, secondo l’accusa, a sferrare le coltellate a Loria. E nell’interrogatorio di garanzia ha ammesso le sue responsabilità, anche se ha detto che non era sua intenzione uccidere, ma soltanto fermare il pestaggio che stava subendo Constantin Tapu (“I Loria – ha dichiarato Nadoleanu – gli davano calci in testa mentre era a terra”). Alla richiesta di confermare la custodia cautelare in carcere per i due si era associato anche l’avvocato difensore, Vincenzo Forti. “Ciò anche nell’interesse dei miei assistiti” ha spiegato il legale.

Le accuse a vario titolo contestate ai tre romeni sono rissa, omicidio volontario e porto abusivo di arma da taglio.

Per il fratello e la sorella dell’ucciso, invece, accusati di rissa aggravata, il gip Quittino, dopo avere convalidato gli arresti, ha concesso i domiciliari al primo, Giuseppe Loria, di 26 anni, e rimesso in libertà Katia Loria, di 20, per la quale ha disposto l’obbligo di dimora a Marsala.