Un vero e proprio “scandalo” è secondo un imprenditore del Trapanese il programma Garanzia Giovani. Si tratta del progetto che vede migliaia di giovani siciliani inseriti in vari contesti lavorativi grazie a un programma che prevede il pagamento di un indennizzo di alcune centinaia di euro ai ragazzi che vogliono avviarsi ad un lavoro all’interno di una azienda e fare esperienze preziose. Peccato che moti di questi tirocinanti da mesi e mesi non vedono il becco di un quattrino.

Tante le segnalazioni

Sono decine le segnalazioni che giungono da varie parti della Sicilia di tirocinanti che non ricevono la paga promessa dalla Regione Siciliana con la beffa che pur di andare a lavorare e fare esperienze sono costretti anche a rimettersi per recarsi sul osto di lavoro. Un ritardo molto spesso inspiegabile quello degli uffici regionale che ha costretto moti giovani siciliani anche a dover rinunciare al programma Garanzia Giovani.

In tanti che rinunciano al programma

Adesso non solo i giovani tirocinanti protestano per il ritardo nei pagamenti di Garanzia Giovani da parte della macchina burocratica regionale ma anche alcuni imprenditori che hanno deciso di dare spazio ai giovani all’interno delle proprie aziende. Antonio Alagna che a Salemi, nel Trapanese, gestisce un’azienda vitivinicola e di enogastronomia. “Uno scandalo – definisce i ritardi di Garanzia Giovani l’imprenditore – di cui noi (e tanti altri) siamo vittime”. “Un nostro collaboratore è entrato nel programma Garanzia Giovani per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.Il problema è che sono 6 mesi che lavora da noi, ma ancora non e’ stato pagato dalla Regione.

“Tanti giovani stanno rinunciando”

Un grave ritardo denunciato anche dalla Cna nei giorni scorsi. “Una misura di politica attiva del lavoro attesa dal 2015 – commentava amareggiato Francesco Cicala, segretario provinciale della Cna Trapani – e in un momento di grande difficoltà, tra pandemia, guerra, crisi energetica e inflazione, poteva essere una grandissima opportunità per avvicinare tanti giovani al mondo del lavoro ed evitare che emigrino. Ma a oggi pochissimi sono stati pagati e tanti a distanza di 5 mesi stanno rinunciando”.

Il flop di Garanzia Giovani

Le esperienze di molte aziende riportano sostanzialmente lo stesso andamento: dopo il click day di marzo scorso gli imprenditori hanno assunto dei giovani all’interno delle proprie aziende, entrando nel sistema. Dopo circa 6 mesi, i 300 euro mensili garantiti dall’avviso della Regione non sono arrivati. E i giovani coinvolti stanno cominciando a pensare di mollare il colpo. Un paradosso, se si pensa alla voglia di tanti giovani di trovare una strada, ma che non riescono a costruirsi un futuro. Ancora di più, se si pensa alle continue polemiche legate alla supposta mancanza di voglia di lavorare dei giovani, che non sarebbero più disponibili a mettersi in gioco.