Questa mattina i militari imbarcati sul battello veloce G. C. A88, nell’ambito dell’attività di controllo ambientale svolta, perlustrando lo specchio acqueo antistante la località Capo grosso dell’isola di Levanzo, situata nella zona “b” di riserva generale dell’area marina protetta delle Isole Egadi, hanno scoperto, a circa 100 metri di distanza dalla costa e subito prelevato da un fondale di circa 2,5 metri, un sacco, ancorato ad un gavitello ed in sospensione sotto la superficie del mare, contenente, in totale, oltre 150 esemplari di ricci di mare (paracentrotus lividus), nascosti da ignoti.
Ricci recuperati e liberati in mare
Tutti i ricci scoperti sono stati poi recuperati, liberati e rigettati immediatamente in mare in quanto ancora vivi.
Indagini in corso
Sono tutt’ora in corso ulteriori attività per individuare i pescatori di frodo che hanno illegittimamente catturato gli esemplari di ricci di mare all’interno della “zona b” di riserva generale dell’area marina protetta delle Isole Egadi, dove la pesca professionale e sportiva sono consentite solo con autorizzazione rilasciata dall’ente gestore.
L’attività svolta ha consentito di arginare, per tempo, il fenomeno della pesca abusiva di ricci sul litorale trapanese ed i controlli effettuati rientrano nella più generale attività di vigilanza effettuata dal corpo lungo la costa, che continuerà costantemente anche nei prossimi giorni, allo scopo di prevenire e, ove occorre, sanzionare l’attività di pesca illegale.
Sorpreso con i ricci appena pescati, multato per oltre 2000 euro
Pochi giorni fa la guardia costiera di Licata, congiuntamente al personale del commissariato di Palma di Montechiaro, ha sanzionato un pescatore di frodo palermitano intento nella pesca di esemplari di ricci di mare nelle acque antistanti Torre San Carlo del Comune di Palma di Montechiaro in provincia di Agrigento.
Nel servizio di pattugliamento a Marina di Palma, la volante del commissariato ha notato alcune persone armeggiare con fare sospetto vicino ad un veicolo fermo a ridosso della spiaggia. Alla vista degli agenti, hanno poi cercato di dileguarsi, ma sono stati immediatamente bloccati. Il personale intervenuto ha notato subito quattro sacche contenenti ricci di mare, nonché diversa attrezzatura da pesca: mute da sub, retini e forchettoni. Sono apparse subito chiare le intenzioni illecite dei pescatori abusivi e, trattandosi di materia specialistica del corpo delle capitanerie di porto, è stato richiesto l’intervento del comando della guardia costiera di Licata, che è giunta in ausilio con la propria pattuglia.
Si è allora proceduto al sequestro di circa 1500 esemplari di ricci di mare, oltre alle attrezzature subacquee ed è stata elevata nei confronti del trasgressore una sanzione amministrativa di 2000 euro. I ricci di mare sono stati rigettati in mare, ancora vivi. I controlli continueranno nelle prossime settimane.
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