“Speravamo che la convocazione in Commissione Attività Produttive potesse segnare un ulteriore passo in avanti nella risoluzione, almeno in parte, dei problemi di invasamento di acqua della diga Trinità di Castelvetrano per poter garantire una campagna irrigua sufficiente a coprire il fabbisogno della Val di Mazara”, lo dichiara Camillo Pugliesi, presidente della Cia Sicilia Occidentale, che ha preso parte alla riunione in III Commissione Attività Produttive dell’Ars per discutere dei problemi di ridotto invasamento della diga Trinità in provincia di Trapani.

Battuta d’arresto nella risoluzione del problema

Si è registrata, denuncia la Cia Sicilia Occidentale, una battuta d’arresto rispetto all’ipotesi venuta fuori nei giorni scorsi al tavolo riunito in Prefettura, a Trapani, che prevedeva di invasare una quota maggiore di acqua in via sperimentale e a patto di poterla eventualmente sversare in sicurezza nell’alveo del fiume Delia. “Noi – aggiunge Pugliesi – continuiamo a chiedere che venga comunque trovata una soluzione e che venga istituita al più presto una cabina di regia tra i dipartimenti regionali, compresa la Protezione civile, per poter accelerare sui tempi di realizzazione di quelle che potranno essere le soluzioni da mettere in campo per garantire la produttività di un territorio letteralmente assetato d’acqua da sempre. Soluzioni urgenti e tempi certi che permettano di programmare nei tempi giusti e soprattutto, salvaguardare le colture e i raccolti della prossima estate”.

“Si continua a buttare acqua”

Nei giorni scorsi è stato denunciato che nalla diga Trinità di Castelvetrano si continua a buttare acqua causando danni ai produttori agricoli della zona. Il problema non riguarda solo la mancanza di acqua, ma la gestione inefficace della risorsa. Era stato chiesto l’intervento del Prefetto di Trapani per trovare soluzioni insieme agli attori coinvolti e soddisfare il fabbisogno dei produttori agricoli. Pugliesi evidenziva  di aver bussato di nuovo a tutte le porte di assessorati e dipartimenti regionali coinvolti e che per soddisfare il fabbisogno dei produttori agricoli della zona servirebbero 6 milioni di metri cubi di acqua, la diga Trinità è autorizzata fino a un massimo di quasi 2 milioni.