La compagnia marittima Corsica Ferries, che dal 21 aprile ha cominciato le corse da Trapani a Tolone e Nizza, per pubblicizzare la novità ha ideato uno spot in stile mafia in cui si vede un uomo con voce da Marlon Brando nel Padrino che in un ristorante fiocamente illuminato mentre mangia spaghetti dice in francese: “Se vuoi venire in Sicilia devi essere parte della famiglia”.
Il sottofondo musicale proviene da un mandolino. Giacomo Tranchida, sindaco di Trapani, e Rosalia d’Alì, assessore e presidente del Distretto turistico della Sicilia occidentale polemicamente affermano: “La Sicilia non può e non deve essere identificata unicamente come terra di mafia. Soprattutto in chiave turistica”.
“Pur sottolineando l’importanza di tali collegamenti che rappresentano per il nostro territorio un momento di favorevole crescita turistica ed economica in un periodo storico certamente difficile – dice Tranchida -non possiamo non evidenziare l’oggettiva inopportunità di alcuni luoghi comuni contenuti in quello spot. Veri e propri stereotipi negativi, riduttivi, avvilenti e vetusti, che mettono ulteriormente il dito nella piaga di un territorio già ferito, dipingendolo per quello che non è e generalizzando un fenomeno mortificante che esiste, ma che non è assolutamente totalizzante. La Sicilia non è solo mafia, un fenomeno triste e dannoso che, seppur non ancora sconfitto, è ormai fortunatamente messo all’angolo, bersaglio del giusto sdegno di un popolo che è stufo di essere etichettato come connivente”.
“Mi sono imbattuta casualmente in quello spot ed ho subito scritto una lettera al presidente della Corsica Ferries, invitandolo a modificarlo immediatamente – dice d’Alì -. La Sicilia è un’isola meravigliosa e di spunti per realizzare un video promozionale se ne sarebbero potuti scegliere a iosa. Eppure, è stato selezionato certamente il peggiore. Tutto ciò è generalizzante, illogico ed offensivo, e si scontra con il lavoro che il Distretto sta portando avanti, cioè una strategia di marketing efficace che promuova la Sicilia Occidentale, e che prevede anche una massiccia campagna pubblicitaria”.
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