Circa 500 maiali di specie autoctona siciliana sono stati uccisi. Da sette mesi si assiste a Salemi, in provincia di Trapani, ad uno scontro sociale, politico, normativo e sanitario. Della vicenda si sera interessato anche l’animalista Enrico Rizzi. Ad oggi, sono stati uccisi, da mano privata, circa 500 suini su 550.
Ora anche Attiva Sicilia chiede di sospendere gli abbattimenti dei suini neri siciliani fuggiti da un allevamento a Salemi e provvedere alla loro cattura e alla collocazione in un’area idonea. È quello che chiede attraverso un’interrogazione il gruppo all’Ars, in merito agli esemplari di suino nero che vagano nel territorio del Trapanese dopo che nelle scorse settimane in 500 sono fuggiti da un allevamento ritenuto abusivo.
Ai primi di gennaio, i maiali che girovagano tra i campi e per le strade, alcuni feriti, erano ridotti a circa un centinaio, per cause ancora da chiarire. La loro presenza nel territorio ha provocato danni e paura nella popolazione, così è stata avviata, con un’ordinanza della Procura di Marsala, una campagna di abbattimenti da parte del Corpo Forestale.
“La scelta di abbattere gli animali – afferma Valentina Palmeri, deputata regionale di Attiva Sicilia – non è condivisibile. Si chiede perché non sia stata valutata una soluzione alternativa che potesse prevedere la cattura e la collocazione in un allevamento più idoneo. Il suino nero siciliano, fra l’altro, è una razza pregiata e in via di estinzione. Ecco perché chiediamo al governo regionale di procedere a un’approfondita analisi delle motivazioni che avrebbero portato alla scelta di uccidere gli animali”.
Per Palmeri, inoltre, “si fa ancora in tempo a sospendere l’abbattimento dei suini superstiti catturandoli e coinvolgendo l’amministrazione comunale per trovare una soluzione. Di sicuro da questa esperienza emerge la necessità di una regolamentazione del settore che ho chiesto al governo regionale, a tutela degli animali di allevamento abusivo o selvatici, e nel contempo occorre definire chiare ed etiche linee guida per Asp, Comuni e tutti gli altri organismi che si occupano di animali da allevamento e selvatici”.
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