“Un attacco terroristico in una centrale nucleare non è l’unico rischio reale. Esiste anche quello di una sottrazione fraudolenta per scopi criminali di materiale radioattivo sanitario”. A sostenerlo, ai Seminari
internazionali di Erice sulle Emergenze Planetarie, è Anita Nilsson, già direttore dell’Ufficio per la Sicurezza Nucleare dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica.
“Per prevenire questi rischi – ha spiegato – l’Agenzia ha stilato delle linee guida con specifiche raccomandazioni su come gestire in sicurezza tali sostanze”. Ma le modalità sono demandate alle singole Nazioni per cui “il livello di sicurezza potrebbe non essere omogeneo”, dice Anita Nilsson, la quale sottolinea che la “miglior difesa e’ data dalla cultura della sicurezza”.
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