La polizia ha scoperto un terzo covo in via San Giovanni a Campobello di Mazara in cui ha vissuto il boss Messina Denaro. Si tratta di un appartamento che si trova sempre a Campobello di Mazara, il paese cui sono stati individuati gli altri due rifugi del capomafia.

Il terzo covo è stato perquisito. Secondo quanto si apprende è vuoto. L’appartamento è in vendita. Gli inquirenti stanno accertando chi sia il proprietario.

Ieri il ritrovamento del secondo covo, rinvenuti gioielli e pietre preziose

I magistrati della procura di Palermo e i carabinieri del Ros ieri hanno individuato un secondo covo utilizzato dal boss Matteo Messina Denaro. Oltre all’appartamento di vicolo San Vito a Campobello di Mazara, scoperto due giorni fa, il capomafia avrebbe fatto realizzare una sorta di bunker all’interno di un’altra abitazione nella stessa area. Il covo si trova in via Toselli.

Non è ancora chiaro se si tratti del luogo in cui il capomafia nasconde il suo tesoro: documenti riservati, pizzini, soldi che i magistrati cercano. Lo scopriranno i carabinieri dopo la perquisizione del bunker appena scoperto, che si trova a circa 300 metri dall’abitazione in vicolo San Vito. Gli investigatori stanno attendendo l’arrivo del magistrato.

Gioielli, collane, bracciali e anche pietre preziose di dimensioni consistenti. E’ quanto sarebbe stato trovato all’interno del bunker scoperto nel secondo covo utilizzato da Matteo Messina Denaro a Campobello di Mazara, secondo quanto si apprende da fonti qualificate, gli uomini del Gico della Guardia di Finanza e quelli del Ros dei Carabinieri che hanno effettuato la perquisizione. Dovrà essere ora una perizia ad accertare l’autenticità e il valore dei gioielli e delle pietre trovate. Al momento, sottolineano sempre le stesse fonti, non sarebbe invece stato trovato ancora nulla di scritto.

L’analisi dei dati catastali

Al secondo covo utilizzato da Matteo Messina Denaro a Campobello di Mazara gli investigatori del Gico della Guardia di Finanza sarebbero arrivati grazie all’analisi di alcuni dati catastali. Secondo quanto si apprende da fonti qualificate, proprio lo screening su questa serie di informazioni, assieme ad un’analisi del contesto scaturita da un’attività informativa e investigativa, ha infatti consentito di localizzare il covo.

Il primo covo

Non erano state trovate armi nel “covo” di Matteo Messina Denaro, individuato nel centro di Campobello di Mazara, in provincia di Trapani.

Al suo interno rinvenuti invece profumi e abiti griffati del boss che amava il lusso e che quando è stato arrestato portava un orologio da 35 mila euro. C’erano anche Sneakers griffate, vestiti di lusso, un frigorifero pieno di cibo, ricevute di ristoranti, pillole per potenziare le prestazioni sessuali, profilattici.

Gli investigatori cercano elementi sui documenti “segreti” di cosa nostra e elementi per individuare la rete di fiancheggiatori e favoreggiatori di Matteo Messina Denaro, ricercato da 30 anni e arrestato a Palermo. La procura della repubblica di Palermo ha posto i sigilli sull’appartamento di via Cb31, nel paese vicino a Castelvetrano.

Articoli correlati