La strada è di proprietà privata e il comune non può non mettere limite agli accessi al mare dalla Tonnara di Scopello. Lo ha deciso il Consiglio di giustizia amministrativa chiudendo una vicenda lunga parecchia anni.
Ordinanze illegittime
Il Cga ha confermato l’illegittimità delle ordinanze del Comune di Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, e conferma il no al libero accesso ad una delle attrazioni turistiche più frequentate dai turisti nel Golfo di Castellammare.
L’ordinanza contestata del Comune di Castellammare del Golfo
Con sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana del 4 ottobre, si è quindi conclusa l’annosa vicenda che vede contrapposti da molti anni il comune di Castellamare del Golfo da una parte e la proprietà della tonnara di Scopello dall’altra. Tutto ha avuto inizio quando il comune, con una ordinanza del 2015, ritenuta illegittima in primo grado dal Tribunale amministrativo regionale della Sicilia e adesso, in appello dal consiglio di giustizia amministrativa, aveva disposto che “L’accesso al demanio marittimo ed al mare nella baia antistante i faraglioni di Scopello è libero e gratuito”.
La strada è di proprietà privata
L’ordinanza ha suscitato la reazione della proprietà della tonnara, e Rosa Maria Ruggieri, difesa dal legale Michele Cimino, e Leonardo Foderà patrocinato dall’avvocato Salvatore Raimondi e Luigi Raimondi, i quali hanno visto accolte le proprie difese, con le quali, oltre a rappresentare e dimostrare che la strada che il comune pretendeva di aprire al pubblico è interamente di proprietà della tonnara, hanno fatto presente che la tonnara è sottoposta a vincolo con decreto dell’assessore regionale del beni culturali ed ambientali del 1984 seguito da altro decreto assessoriale del 2020.
La tesi confermata dal Genio civile di Catania
Il Consiglio, al fine di decidere ha ritenuto opportuno disporre una verificazione affidata all’ufficio del Genio civile di Catania, la quale ha confermato pienamente le ragioni dei proprietari della tonnara.
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