Ambientalisti in marcia per difendere la natura e il paesaggio. Da alcuni anni il territorio costiero e montano che da Castellammare del golfo va fino all’ingresso della Riserva Naturale dello Zingaro è fortemente minacciato da una serie di attività antropiche che stanno trasformando pesantemente e irrimediabilmente un grande patrimonio di natura e di paesaggio.
La speculazione edilizia
Si tratta di aree di grande bellezza e naturalità, in gran parte ricadenti in Siti Natura 2000 (ai sensi delle direttive europee Habitat e Uccelli), ma in cui si assiste a fenomeni di speculazione edilizia con l’aumento di nuove costruzioni (spesso senza le autorizzazioni previste) o con il vistoso ampliamento di quelle esistenti; al progressivo e drammatico consumo di suolo e alla perdita di habitat; alla privatizzazione e alla chiusura dei tradizionali accessi pedonali al mare; alla piantagione di specie esotiche invasive, che minacciano i delicati equilibri della flora costiera; alla movimentazione di terre e alla realizzazione di scavi in zone fragili e vincolate dal piano di assetto idrogeologico e dai vincoli archeologico e paesaggistico.
La perdita del valore naturalistico e paesaggistico
Questa meravigliosa area costiera, in cui si trovano Fossa dello Stinco, Cala Bianca, Cala Bruca, la zona archeologica di Cetaria e Cala degli alberelli, l’antica Tonnara con i Faraglioni di Scopello, Punta Pìspisa, Cala dell’Ovo, Torre Bennistra, e tante altre splendide zone, rischia di trasformarsi a breve in una zona anonima di villini sul mare, identica a tante altre aree costiere siciliane che negli anni passati hanno subito lo stesso destino, perdendo sia il suo straordinario valore naturalistico e paesaggistico che il suo forte ruolo di attrattore turistico per l’intero territorio.
La denuncia del Wwf
Si legge in una nota del Wwf Sicilia Nord Occidentale: “Più volte abbiamo segnalato e denunciato la situazione agli enti competenti, cercando di richiamare l’attenzione verso questa grave problematica. Senza alcun risultato concreto, perché la trasformazione del territorio continua nel silenzio di tutti e nonostante i tanti vincoli di tutela già esistenti”.
La manifestazione regionale il 29 maggio, l’appello alla partecipazione
“Per questo, in continuità con l’imponente marcia dello Zingaro che 42 anni fa si oppose alla costruzione di una nuova strada che avrebbe irrimediabilmente compromesso la fascia costiera da Scopello a San Vito Lo Capo, portando all’istituzione della prima riserva naturale siciliana, abbiamo deciso di organizzare una manifestazione regionale partendo dalla Riserva in direzione di Castellammare.
Chiediamo a tutti i cittadini che tengono alla bellezza e alla naturalità delle nostre coste, a chi opera per la promozione del turismo sostenibile, a chi crede in una Sicilia che basa il proprio futuro sulla tutela del proprio territorio, di partecipare alla Manifestazione/Marcia che avrà luogo domenica 29 maggio 2022, con appuntamento alle ore 9.30, presso l’ingresso della Riserva Naturale Zingaro (lato Scopello).
Da qui ci si muoverà in direzione di Castellammare verso la Tonnara e la Zona di Piano Vignazze, per ritornare poi indietro risalendo verso il borgo di Scopello”.
Le associazioni che promuovono l’iniziativa
Le associazioni promotrici e aderenti all’iniziativa sono davvero tante: FederEscursionismo Sicilia, Club Unesco Palermo, LEGAMBIENTE Sicilia, Haramundi Scopello, Assoguide, Donne di mare, AIGAE Coordinamento Sicilia, Astrid, RANGERS D’ITALIA Sezione Sicilia, CAI Sicilia, ITALIA NOSTRA, Sicilia GRE Sicilia, Sigea Società Italiana di Geologia Ambientale Sicilia, WWF Sicilia Nord Occidentale, CEA Von Humboldt, TrinART ODV, Ramarro Sicilia, Assocea Messina APS, FAI Sicilia, Servas Sicilia, Il Ramarro Caltagirone.
(foto fornita dal Wwf Sicilia Nord Occidentale)
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