Ricettazione e riciclaggio di oro e argento rubati. Con queste accuse i finanzieri di trapani hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria 22 persone ritenute responsabili del traffico. Di queste 2 si trovano adesso agli arresti domiciliari, una terza è sottoposta all’obbligo di dimora nel comune di Palermo.

Le indagini svolte dai finanzieri, mediante appostamenti, pedinamenti, videoriprese, accertamenti bancari, hanno consentito di dimostrare che l’organizzatore e principale artefice del traffico illecito, era Salvatore Messina che si avvaleva, sempre secondo l’accusa, della complicità di alcuni esercizi commerciali comunemente denominati “compro-oro” della provincia di Trapani.

In questo modo avrebbe ricettato centinaia di oggetti e monili in oro e argento provenienti per lo più da furti in
appartamenti e rapine, per poi fonderli in lingotti e rivenderli con false fatturazioni ad altre società (banco metalli)  a Catania e Roma.

Le vendite illecite sarebbero avvenute utilizzando una vecchia partita Iva di una gioielleria di famiglia non più attiva da anni e un’impresa inesistente appositamente creata in Germania.

I finanzieri hanno sequestrato oltre 2 kg di monili in oro e argento di provenienza furtiva, e identificato e denunciato a piede libero 22 persone. Il valore complessivo delle operazioni di riciclaggio di cui il gruppo è accusato, relative alla illecita commercializzazione di oltre 20 kg di oro e 6 kg di argento, ammonta a circa 1 milione di euro.

(foto repertorio)