“Sono già tante le adesioni alla manifestazione di domani mercoledì 17 giugno e ci aspettiamo che i trapanesi scelgano di partecipare per sostenere il loro aeroporto» lo afferma il presidente di Airgest, Salvatore Ombra nel confermare l’invito alla grande adunanza convocata per mercoledì 17 giugno alle ore 11,00 all’aeroporto di Trapani Birgi. Nel piazzale antistante il Vincenzo Florio cittadini, rappresentanti della politica, dell’economia, delle associazioni e gli operatori turistici daranno vita ad un flash mob, facendo volare simbolicamente degli aereoplanini tricolore per affermare il proprio diritto a volare. La manifestazione si svolgerà nel pieno rispetto delle distanze anti Covid19 e sarà trasmessa anche sulla pagina Fb dell’aeroporto. Ad ognuno è richiesto di portare la propria mascherina oltre ad un proprio aeroplano di carta.
Le ragioni della protesta all’aeroporto di Trapani Birgi sono tante. Dall’addio di Alitalia alla scelta del Ministero di non permetterne la riapertura non inserendo l’aeroporto fra i 25 in ripartenza. inizialmente doveva essere una chiusura per tutto il mese di giugno ma poi è arrivata una nuova decisione che dovrebbe permettere la riapertura il 21 giugno.
Anche per evitare ulteriori ripensamenti serve un’azione di forza, a supporto del management di Airgest, società di gestione dell‘aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi, impegnata da tempo nel rilancio dello scalo ma “ostacolata da continui contrattempi, come quello di Alitalia, che sommati lasciano intravedere una volontà contraria affinché l’aeroporto torni a trasportare milioni di passeggeri, come è stato in passato, trasformando tutti gli sforzi fatti da chi lo guida in una lotta controcorrente” commenta il presidente di Airgest, Salvatore Ombra.
La riapertura dell’aeroporto è al momento confermata per il 21 giugno ma senza le rotte di Alitalia e con il rischio che da luglio non ci siano abbastanza rotte da giustificare la stessa esistenza dell’aeroporto penalizzando il territorio oltre che la gestione aeroportuale con tutti il suo carico di lavoratori diretti e dell’indotto.
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