• A Triscina tornano le ruspe sulla spiaggia
  • Ricominciano le demolizioni delle case abusive
  • Sul posto arrivano anche le forze dell’ordine per garantire l’ordine pubblico

Sono riprese ieri, dopo la sospensione dello scorso marzo 2020 causa emergenza epidemiologica da Covid-19, le demolizioni degli immobili realizzati abusivamente sul lungomare di Triscina di Selinunte, nel Trapanese, disposte dall’ordinanza del 4 febbraio 2020 del Comune di Castelvetrano.

Oltre 80 case da abbattere

Si procederà all’abbattimento di circa 80 immobili, costruiti abusivamente, alla presenza di tecnici comunali e Forze dell’Ordine tra cui l’Arma dei Carabinieri che vigilerà affinchè nessuno intralci le operazioni o possano verificarsi episodi per il quale è previsto l’intervento di organi di Polizia.

Una norma pin Sicilia per le demolizioni

E’ stata approvata a marzo a Palazzo dei Normanni, una norma del Movimento 5 Stelle, proposta da Giampiero Trizzino, che prevede la creazione di un fondo regionale di mezzo milione di euro che servirà ai comuni a sostenere le spese per le demolizioni degli immobili abusivi. La Sicilia potrebbe essere tra le prime regioni d’Italia, insieme a Lazio e Puglia, a dotarsi di una legge regionale che sostiene economicamente i Comuni a effettuare le demolizioni d’immobili e manufatti abusivi.

La norma è stata presentata dal deputato Giampaolo Trizzino

“Il fondo di rotazione per le demolizioni degli abusi edilizi – spiega Trizzino – è una norma immaginata e voluta dal M5S Sicilia, prima ancora della riforma urbanistica, ed è un successo per la tutela del territorio siciliano. La norma, appena approvata al Parlamento regionale, aiuta economicamente i Comuni a procedere alle attività di recupero e ripristino dei luoghi deturpati da abusi edilizi per i quali è stata già emessa l’ordinanza di demolizione. Siamo molto orgogliosi di questo successo che dimostra ancora una volta la vena ambientalista che ha contraddistinto il lavoro del M5S in Sicilia”. Si tratta di un articolo del Movimento 5 Stelle inserito nel testo della finanziaria e precedentemente approvato come emendamento in commissione bilancio.