L’ex direttore dell’agenzia Banca Nuova di Campobello di Mazara, Vito Bono, 66 anni, è stato condannato per truffa a 4 anni di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per la durata di 5 anni. La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Marsala.

La vicenda

I fatti risalgono al periodo 2014-2016, quando Bono dirigeva l’agenzia di Campobello di Mazara. Insieme a lui era finito sotto processo Calogero Margiotta, anche lui dipendente della banca nella qualità di cassiere, morto qualche anno addietro. I due, secondo l’accusa della Procura di Marsala, avrebbero approfittato di alcuni anziani correntisti presso la banca, facendogli firmare alcune distinte in bianco ed effettuando poi prelievi di denaro dai conti. Somme ingenti per operazioni che alcuni correntisti, con sorpresa, hanno trovato sui propri estratti conto. Così è scattata la denuncia ai carabinieri e la stessa banca ha avviato un’indagine interna che ha portato alla sospensione dei due dipendenti.

Le truffe nel sistema bancario un problema ampio

Quello delle truffe nel sistema bancario è un problema ampio. Di recente è stato scoperto un altro sistema di frode.

L’ultima allerta in ordine di tempo segnalata dalla polizia Postale sulla sua pagina Facebook “Commissariato di Ps Online – Italia” con un post riguarda la truffa dello sportello bancomat.

Il crescente utilizzo di internet per la compravendita di beni tra privati ha favorito l’aumento delle truffe non solo ai danni dell’acquirente, che può ricevere un prodotto differente da quello acquistato, oppure non riceverlo affatto, ma spesso anche ai danni del venditore.

La truffa

La tecnica utilizzata per perpetrare la truffa è indurre con l’inganno il venditore a recarsi presso uno sportello bancomat facendogli credere che riceverà il pagamento della somma pattuita direttamente sul conto corrente.

Al contrario, la vittima del raggiro, seguendo le istruzioni fornite al telefono dal presunto acquirente, eseguirà una ricarica a favore del truffatore. Il consiglio: “Se hai pubblicato un annuncio di vendita on line, diffida di proposte di acquisto frettolose che non prevedano modalità di pagamento chiare e garantite”. Si tratta di un’efficacie allerta che per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” può evitarci molti grattacapi. Nel caso siate comunque incappati in una frode di questo tipo potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

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