La guardia costiera di San Vito Lo Capo salva una turista, originaria della Turchia, in procinto di annegare, trascinata al largo dalle correnti davanti la spiaggia della città.
Questa la pericolosa avventura accaduta nel tardo pomeriggio di mercoledì 6 settembre di fronte la spiaggia di San Vito Lo Capo quando, una turista originaria della Turchia ma residente in Germania, mentre nuotava tranquillamente nelle acque antistanti la spiaggia della Città, si è vista improvvisamente trascinare al largo dalle forti correnti e dal mare mosso presente in zona, senza più riuscire a ritornare a riva ed in pericolo di annegare tra i marosi.
L’intervento della guardia costiera
Non appena ricevuta la segnalazione dell’emergenza dai bagnanti presenti in spiaggia, l’equipaggio del gommone G.C. B36 della guardia costiera di San Vito Lo Capo è subito intervenuto in soccorso della turista in difficoltà e nonostante le onde e le correnti, ha affiancato la malcapitata e la ha soccorsa, salvandola da un sicuro annegamento poiché già visibilmente stanca e provata dai numerosi tentativi di raggiungere autonomamente la riva.
Le cure del caso
Arrivati in porto, la turista veniva lasciata al personale sanitario del servizio di emergenza 118, già presente in banchina, per le successive cure del caso.
Il lieto fine della vicenda descritta deve servire da monito per tutti i bagnanti, turisti ed utenti della spiaggia in genere che, nonostante le giornate di sole e serene trascorse sul litorale, devono sempre prestare massima attenzione agli improvvisi cambiamenti delle condizioni del vento e del mare che potrebbero determinare pericoli inaspettati quando ci si trova in acqua, soprattutto in zone lontane dalla riva.
Diportisti alla deriva tratti in salvo dalla guardia costiera
I militari della Capitaneria di Porto di Augusta hanno tratto in salvo 2 diportisti che, dopo essere usciti con un natante, non sono riusciti a rientrare per via del mare mosso. E’ stato un conoscente a dare l’allarme, del resto il sole era ormai tramontato ed il timore di finire alla deriva era concreto. La sala operativa ha tentato di contattare telefonicamente i due diportisti senza successo. E’ stato disposto l’intervento di un’unità navale militare in forza alla Guardia Costiera di Augusta, la motovedetta CP 879, oltre che di una autopattuglia, inoltre è stato sollecitato l’arrivo di un’altra unità navale militare alla Capitaneria di Porto di Catania, la motovedetta CP 329.
La motovedetta CP 879 ha iniziato a battere tutta la costa, iniziando le operazioni di ricerca dalla località Adonai di Brucoli, mentre l’autopattuglia ha raggiunto colui che aveva dato l’allarme. Le condizioni del mare erano proibitive, con vento teso che tirava da nord-est e scarsa visibilità. La motovedetta CP 329 ha invece iniziato a perlustrare il versante nord rispetto alla località Castelluccio.
L’equipaggio della motovedetta CP 879 è riuscito a scorgere, nell’oscurità della notte, una sagoma, a circa un miglio dalla costa, al largo della località baia d’Arcile, dirigendo sulla stessa. Nel momento in cui gli occupanti dell’imbarcazione si sono accorti del sopraggiungere della motovedetta, hanno sparato in aria un razzo rosso di segnalazione al fine di confermare il proprio stato di pericolo, certamente consci del fatto che qualcun altro avesse dato l’allarme per il loro mancato rientro, non avendo modo di comunicare con nessuno.
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