Era rimasta vedova da due mesi, Anna Maria Di Nicola, 58 anni, travolta e uccisa a Trapani da una Mercedes nella centralissima via Fardella. Aveva appena finito il turno di lavoro nell’agenzia dell’ufficio postale della principale arteria cittadina e per raggiungere l’auto, parcheggiata sulla corsia opposta, ha dovuto attraversare la strada.

Si trovava sulle strisce pedonali, ma la visuale era parzialmente occupata da un pullman che si era fermato per far scendere alcuni passeggeri. Proprio in quel momento, a velocità sostenuta, sopraggiungeva una Mercedes, guidata da un diciannovenne, figlio di un agente della polizia penitenziaria, di cui non è stato ancora reso noto il nome.

Il giovane, neopatentato, ha superato il pullman e si è trovato davanti Anna Maria Di Nicola. L’impatto è stato
violentissimo. La donna è stata sbalzata in aria ed è finita al centro della carreggiata, 50 metri più avanti.

Il giovane, che in un primo momento era fuggito, qualche ora dopo, nel tardo pomeriggio, si è costituito alla polizia municipale che ha eseguito i rilievi del sinistro; nella zona dell’incidente sono numerose le telecamere di sorveglianza.

La vittima è figlia di Francesco Di Nicola, che tra il ’76 e l’87 fu senatore del Partito socialista ed è morto due anni fa. La donna viveva con una delle due figlie nella frazione di Xitta.

In via Fardella, si sono vissute scene di disperazione quando è arrivata la figlia minore (la primogenita vive a Milano).
La notizia della morte della donna, abbastanza conosciuta in città, anche per la lunga attività politica del padre, si è
diffusa in un baleno. Su facebook molte parole di dura condanna per chi, al volante dell’auto, non ha usato un minimo di
prudenza in pieno centro abitato.