“Il futuro delle imprese balneari in Sicilia è a rischio”, lo sostiene Sara Rizzo (vicepresidente Fiba Messina) che ha partecipato all’ultima puntata di Casa Minutella. Le nuove regole che prevedono lo stop alle concessioni a fine 2023, i danni causati dal Covid in due anni di pandemia e l’erosione costiera sono i principali fattori che metterebbero a rischio la tenuta aziendale del settore.
“Nel periodo post Covid – spiega Rizzo – che per noi ovviamente è stato un periodo di grande difficoltà come per tutti, avevamo ricevuto una buona notizia. Tutte le concessioni in essere sarebbero state prorogate ex lege al 2033. Purtroppo a novembre di quest’anno abbiamo avuto invece una notizia completamente opposta: tutte le concessioni a partire dal 31 dicembre del 2023 dovrebbero andare all’asta”.
Questo cosa comporta? Siamo di nuovo nel buio, siamo nell’incertezza più totale e non riusciamo ad avere prospettive. La nostra realtà è in sospeso, non possiamo fare impresa in questo momento non possiamo programmare. Ci aspettiamo soltanto un miracolo”.
Rizzo parla anche della specificità delle imprese balneari in provincia di Messina: “si tratta di piccole se non piccolissime aziende, le più a conduzione familiare. In questi ultimi 20 anni, queste imprese hanno contribuito a modificare a riqualificare e l’ambiente spiaggia perchè il nostro impegno è stato quello di migliorare. Siamo soggetti anche noi al cambiamento climatico e nella fattispecie all’erosione costiera. Le difficoltà non mancano ma proprio in virtù del fatto che siamo abituati a lavorare con il mare conosciamo le difficoltà e siamo abituati ad affrontarle, siamo abituati al sacrificio, siamo abituati al lavoro duro a tenere dritta la schiena e cercare una soluzione. Ma ancora non c’è nulla di visibile”
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