I diritti acquistati da Luca Barbareschi

Il Sistema Giustizia raccontato da Palamara potrebbe diventare un film

Il Sistema Giustizia raccontato ad Alessandro Sallusti da Luca Palamara  potrebbe diventare un film. Lo ha detto il direttore di Libero a Casa Minutella. Sallusti è intervenuto per presentare il suo ultimo saggio “Lobby e Logge”. E’ il secondo volume scritto sulla base delle “confessioni” dell’ex presidente dell’ANM, l’Associazione nazionale dei Magistrati. Adesso è possibile che quelle storie dal grande successo editoriale possano diventare un film o un documentario. “I diritti sia del primo e del secondo libro sono stati comprati da un produttore televisivo” ha spiegato Sallusti. Quel produttore è Luca Barbareschi. “Non so che uso ne voglia fare, ma comunque li ha comprati”.  C’è già il precedente dello scorso anno, quando i diritti del primo libro, dal titolo “Il Sistema”, vennero comprati per realizzarne una trasposizione teatrale che è stata portata in tour in tutta Italia.

Alla puntata di Casa Minutella hanno partecipato anche Massimo Russo (Sostituto Procuratore del Tribunale dei Minori di Palermo), Leonardo Agueci (ex Magistrato) e Antonello Armetta (presidente degli avvocati di Palermo).

Il Sistema Giustizia, il volto dark  secondo Palamara e Sallusti

La puntata è stata dedicata alla presentazione dell’ultima opera scritta a quattro mani da  Palamara e Sallusti. Il volume affrontano i misteri del “dark web” del Sistema, la ragnatela oscura di logge e lobby che da sempre avviluppa imprenditori, faccendieri, politici, alti funzionari statali, uomini delle forze dell’ordine e dei servizi segreti, giornalisti e, naturalmente, magistrati. Logge e lobby che decidono se avviare o affossare indagini e processi e che, come scrive Sallusti, “usano la magistratura e l’informazione per regolare conti, consumare vendette, puntare su obiettivi altrimenti irraggiungibili, fare affari e stabilire nomine propedeutiche ad altre e ancora maggiori utilità. Per cambiare, di fatto, il corso naturale e democratico delle cose”.

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