“Una grande soddisfazione personale e artistica, perché ripaga anni di duro lavoro nei teatri, nelle scuole e nelle piazze per la diffusione della cultura della legalità e per la salvaguardia della memoria storica di un intero popolo.”

Così Angelo Sicilia commenta il conferimento, per il proprio impegno sociale con i suoi “pupi antimafia”, del “Premio Internazionale Rosario Livatino, Antonino Saetta, Gaetano Costa”, che quest’anno giunge alla sua XXIIIesima edizione.

Il Premio sarà consegnato nel corso della cerimonia ufficiale che si svolgerà venerdì 7 aprile al Museo Diocesano di Catania.

“Noi abbiamo scelto di lavorare in Sicilia, per tanti versi una periferia del mondo – spiega l’autore palermitano – e siamo convinti che la nostra quotidiana lotta per ricordare i martiri della lotta alla mafia e per dare un segno che esista un’alternativa al modello dominante culturale mafioso sia un atto dovuto da tutti i siciliani onesti. Quindici anni fa, quando iniziammo il ciclo dell’opera dei pupi contro la mafia, non speravamo di suscitare tanto interesse con la nostra attività di rinnovamento di una tradizione, quella dei pupi, tanto affascinante quanto legata per certi versi a schemi obsoleti. La lotta alla mafia passa attraverso la cultura e l’impegno di ogni singolo cittadino e passa soprattutto dal mondo della scuola, spesso una vera e propria trincea: è per questo che i nostri spettacoli sono rivolti principalmente al mondo degli studenti e dei più giovani”.