“Il Pd come l’arca di Noè” che accoglie e mette in salvo le proposte migliori per il Paese. Così Leoluca Orlando, che ha concluso a Palermo l’incontro con il sottosegretario Maria Elena Boschi, spiega la sua adesione al Partito democratico. “E’ l’unica forza – ripete più volte a una platea molto gremita – portatrice di un progetto nel quale mi riconosco e che proprio qui, a Palermo, ho già sperimentato al governo della città”. Il tema è quello dell’accoglienza e dell’inclusione che pone la sfida di un percorso comune.

“Tante idee – dice – ma un solo linguaggio”. Per Orlando è il Pd a proporsi, anche agli elettori di sinistra, come unica reale alternativa alla “destra di Salvini-Berlusconi”. Forte e ripetuto il confronti con i “populismi”, i “razzismi”, il “nuovo fascismo”. “I populismi – sostiene – non hanno memoria del passato e neppure speranza del futuro”. Orlando ha poi escluso di ambire nel breve termini a ruoli politici diversi da quello che attualmente svolge. E per essere chiaro precisa: “Sono stato eletto nel 2017. Resterò sindaco fino al 2022”.

Leggi anche: Orlando ancora una volta ad un passo dai Dem spacca e non unisce, le reazioni a caldo alla scelta del professore