“Leoluca Orlando perde il pelo ma non il vizio. Il sindaco ci riprova con le proroghe irregolari tagliate su misura per i dirigenti da lui nominati e già prorogati”. A dirlo è il deputato Riccardo Nuti, dopo la notizia secondo cui il sindaco di Palermo vorrebbe prorogare ancora una volta i 13 dirigenti tecnici comunali con contratto a tempo determinato scaduto ad agosto, nell’attesa che il bando di concorso per la nomina di dirigenti, bloccato a più riprese per via di ricorsi e sospensioni, giunga a conclusione.

“La vicenda ha del surreale – attacca il parlamentare – dopo le nostre numerose denunce, tre interrogazioni parlamentari e due esposti, uno alla Procura della Repubblica e uno all’Anac, siamo riusciti a fare in modo che i criteri di selezione del bando di concorso non fossero cuciti addosso ai dirigenti uscenti ed amici del politicante di turno. Ora, grazie anche al nostro impegno costante, tra i titoli che si possono presentare, è stato inserito ad esempio anche il diploma di specializzazione in aggiunta al dottorato di ricerca; ma soprattutto il punteggio attribuito al servizio prestato, che in precedenza era su 20 mesi (elemento che dava modo di pensare di essere su misura per dei dirigenti a tempo), viene assegnato, come massimo attribuibile, in 10 anni”.

“Il problema, però, – continua Nuti – è che il sindaco, che dovrebbe essere il massimo rappresentante delle istituzioni, pensa di aggiungere irregolarità su irregolarità, prorogando tecnici il cui contratto è già abbondantemente scaduto. Siamo alla follia”.

“Il sindaco non ha alcun diritto di muoversi così d’imperio, circondandosi di valvassini e valvassori. Ricordo a Orlando che questa è una democrazia: Palermo non è di sua proprietà”.