Domani  in seguito alle proteste dei giorni scorsi le organizzazioni sindacali che seguono la vertenza dei 150 lavoratori dell’Albo Unico sono stati convocati, insieme all’Amministratore Unico della SAS Tufano, dall’assessore Baccei per definire una volta per tutte le modalita’ e i tempi in cui i lavoratori verranno assorbiti dalla SAS.

Contemporaneamente si svolgerà all’esterno della sede dell’assessorato all’Economia il sit-in dei lavoratori in questione che, ricordiamo, sono stati licenziati dalle società partecipate della Regione Siciliana liquidate o in liquidazione come Ciem, Lavoro Sicilia, Sviluppo Italia Sicilia, Terme di Sciacca, Quarit, Spi, Cerisdi e Iridas organizzato dalla CGIL Sicilia, dalla UIL Sicilia e dalla Fabi, per richiedere l’immediata applicazione dell’art. 5 della Legge n.8 del 9/5/17, ovvero l’ultima finanziaria che prevede l’immissione di questi lavoratori nei ruoli della società regionale SAS per svolgere principalmente una qualificata attività di assistenza tecnica ai Dipartimenti Regionali.

“Siamo stati convocati dall’assessore Baccei il 9 Maggio scorso insieme a tutti i lavoratori dell’Albo Unico dopo l’approvazione della norma da parte del Parlamento e credevamo imminente lo sblocco della vertenza. E’ passato piu’ di un mese e mezzo e non registriamo alcun passo in avanti. I lavoratori versano in uno stato di grandissima tensione e sono esasperati dal continuo rimpallo di responsabilità tra l’Assessorato e la SAS. A fronte delle richieste di profili professionali espresse dai Dipartimenti Regionali che superano quelli dei lavoratori presenti nel bacino, non è possibile perdere ancora tempo mortificando le professionalità dei lavoratori in questione, alcuni dei quali versano in uno stato di grandissimo disagio non potendo percepire gli ammortizzatori sociali essendo trascorsi oltre due anni dal loro licenziamento”, affermano in coro Gian Luca Mazzarese della CGIL e Pietro Morina della UILCA.

“Dopo un primo positivo incontro con l’Assessore all’Economia Alessandro Baccei che si è impegnato per una risoluzione della vertenza, siamo ancora qui ad attendere l’attuazione alla norma votata dal Parlamento. Vogliamo chiarezza e un impegno concreto delle parti per chiudere la vertenza subito. Alcuni lavoratori sono stati licenziati oltre due anni fa, penso ai lavoratori del CIEM e altri hanno lavorato per un anno e mezzo senza percepire alcun stipendio e la società per cui lavoravano è fallita, penso ai lavoratori di Sviluppo Italia Sicilia. Questi lavoratori non possono piu’ attendere, non si puo’ giocare con la vita delle persone”, afferma Luigi Intogna della FABI.

Evitare la dispersione delle professionalità dei lavoratori dell’Albo (per la stragrande maggioranza laureati), dare impulso all’attività di assistenza tecnica a favore dei Dipartimenti Regionali e consentire la realizzazione di consistenti risparmi all’Amministrazione evitando il ricorso a consulenze esterne dando un forte impulso alla spesa dei fondi comunitari: questa la ratio della norma approvata lo scorso Maggio dal Parlamento Regionale ma che ad oggi e’ ancora disattesa.