Lo ha ribadito il presidente del Tribunale del Lavoro di Palermo, Fabio Civiletti che ha accolto altri ricorsi promossi con il patrocinio dell’avvocato Maria Saia.

Lo stesso tipo di servizi era stato erogato già in passato, ma per volumi nettamente inferiori, pari a circa 300mila euro sul biennio 2015/2016. La soddisfazione del sindaco Leoluca Orlando.

"Un solo milione strutturale per il 2017 (in netto disapplicazione dell’accordo di transito da Gesip a Reset che prevedeva un’ampliamento definitivo di 3 milioni annui per il pluriennale 2016/2017/2018). Accordi non rispettati e aumento delle ore dei lavoratori (ancora part-time al 75%) messi in discussione".

Il giudice del lavoro sancisce il loro diritto a essere reintegrati nella Gesip pur se provenienti dalla società satellite Spo e il comune avvia subito dopo il reintegro la procedura di licenziamento collettivo

Gli imputati avrebbero messo a ferro e fuoco la città infiammando la protesta: cortei non autorizzati, occupazione di edifici comunali e regionali, blocchi stradali, scontri con le forze dell'ordine, fioriere distrutte e cartelli stradali divelti, cassonetti rovesciati.

Servono aiuti-giardinieri, pulizieri, portieri e custodi, e ovviamente persone che abbiano la patente per guidare i bus di Amat. Una delibera approvata a dicembre scorso da Sala delle Lapidi ha sbloccato la possibilità di fare nuove assunzioni (congelata dal 2009).

Oggi a Palermo la protesta di oltre 400 dipendenti della Reset. A Palazzo delle Aquile i sindacati hanno incontrato i capigruppo del Consiglio comunale che hanno preso l’impegno di farsi portavoce delle istanze dei lavoratori.